di Paolo Landi
GROSSETO – All’età di ottant’anni e dopo breve malattia, l’ex biancorosso Giacomo Milan ha lasciato la sua famiglia e la Maremma dove ha trascorso molta parte della sua vita. Nativo del veneto, ma cresciuto calcisticamente a Varese, era approdato in Maremma ai tempi di Bruno Passalacqua ed altri dirigenti che hanno fatto la storia del U.S. Grosseto, come Ciabatti e Ulmi. Qui aveva conosciuto l’attuale moglie che ho la seguito con amore fino ad oggi. Calciatore e uomo che dovebbe essere di esempio per i molti giovani che gravitano nell’ambiente calcistico, al momento di abbandonare l’attività calcistica di buon livello professionistico, si è dedicato con scrupolo e grande passione ad insegnare ai tanti giovani ragazzi maremmani fino a non molti anni fa, quando ancora non esistevano le attuali scuole di calcio, le tecniche del gioco. Un particolare curioso, per una persona che cercava di restare nell’anonimato, era trovarlo nel suo garage dove passava il resto della sua giornata o sulle mura vicino al ex Cinema Marraccini dove aveva un allevamento di canarini che accudiva quotidianamente.
Alla moglie ed al figlio giungano le condoglianze della redazione e sicuramente dei molti ex allievi che lo hanno conosciuto.