GROSSETO – Nella speciale graduatoria dei capoluoghi di provincia toscani, Grosseto eccelle al primo posto con il minor consumo di suolo in Toscana. Lo riportano i dati del Sistema nazionale protezione dell’ambiente.
“Il report, disponibile sul sito www.snpambiente.it, certifica una situazione estremamente positiva per il nostro municipio – dichiara il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. Ci troviamo in una posizione di assoluto rispetto dell’ambiente e degli equilibri di ecosistema. Questo grazie a politiche mirate, portate avanti negli anni, che ci hanno permesso di sviluppare la città senza intaccare nuovi terreni, ma facendo leva soprattutto sulle riqualificazioni e il riuso di cubature già esistenti. Un impegno che certifica l’ottimo operato dell’assessore Fabrizio Rossi nella gestione del nostro territorio”.
“Certo, la città continuerà a crescere, ma sempre con interventi edilizi finalizzati mantenere ampie zone verdi – prosegue il sindaco -. Certo è che se da un lato Grosseto riesce a dimostrare, dati Isprea alla mano, il rispetto di una legge regionale, eccezioni ce ne sono. E allora una domanda: perché?”.
La Toscana è stata la prima Regione italiana a mettere in pratica il concetto di ‘consumo zero di nuovo suolo’ attraverso la legge regionale 65/2014 sul governo del territorio coordinata con il Piano del paesaggio. Un concetto ripreso dalle decisioni assunte dall’Unione europea che stabiliva, nel suo Green deal, che entro il 2050 si dovrà raggiungere un consumo di suolo pari allo zero. E anzi, il piano per la transizione ecologica approvato dal Paese il 15 giugno 2022, prevede l’anticipo di tale obiettivo al 2030.
“E allora torniamo alla domanda: perché la Toscana si presenta a più velocità? Perché la Regione consente al capoluogo regionale di consumare percentualmente più suolo rispetto ad altre città? E perché analoga prerogativa viene consentita a città come Prato, Livorno o Massa e non ad esempio a città più virtuose come Grosseto? Certo, il territorio comunale del capoluogo maremmano è particolarmente grande, eppure il dato percentuale evidenzia appunto una Toscana a più velocità – dichiarano dal Comune -. Insomma, la risposta non è semplice, ma certo la Regione qualcosa dovrà pur dire. Intanto Grosseto procede con la fase di adozione del suo Piano strutturale e presto si passerà all’approvazione e al Piano operativo”.
Al 2022 Grosseto risultava avere appena il 6,32% di suolo consumato rispetto alla superficie comunale complessiva. La città più vicina a tale valore è Arezzo con l’8,52 per cento. In testa alla graduatoria dei capoluoghi di provincia con la maggior quota di territorio mangiato da costruzioni c’è Firenze con il 42 per cento. Seguono Prato e Livorno, rispettivamente al 33,3 per cento e al 27,59 per cento. A metà classifica si trovano Massa 22,14 per cento e Pisa, 16,37 per cento. Chiudono la graduatoria, risultando Comuni più virtuosi, Lucca, Siena e Pistoia con il 15,19 il 12,3 e l’11,06 per cento.