MONTIONI – «C’è un ponte che sta lì da più di due secoli… Oggi è confine tra due comuni e province, unisce le due sponde del fosso dell’Acquanera in quel di Montioni. Tra 700 e 800 aveva anche funzioni di diga a servizio della produzione dell’allume, ai tempi di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone che era anche la proprietaria. Vicino aveva fatto costruire le terme dove dicono facesse spesso il bagno con grandi voli di immaginazione nel popolino di allora… e anche di oggi» a parlare è Marco Stefanini.
«Comunque il ponte, nel suo genere, lungo una dozzina di metri e alto circa 4 nel punto più alto, è unico nel nostro territorio che poi sarebbe anche compreso in quel Parco di Montioni che vide faticosamente la luce nel 2009 per svanire poco dopo per banali motivi inerenti la politica locale che non meritano nemmeno di essere ricordati».
«Importante invece il fatto che questo manufatto unico, come del resto buona parte di quello che fu il villaggio minerario voluto da Elisa, sta perdendo pezzi sempre più velocemente. Alcune strutture sono già crollate, altre sono sulla buona strada per seguirle» continua la nota.
«Il 90 % degli edifici del villaggio è divorato dalla vegetazione e nemmeno le strutture più moderne che avevano funzioni turistiche se la passano meglio. In tutto questo sarebbe interessante sapere se la famosa “Area protetta regionale” nascerà, prima o poi a sostituire quell’Ente nato e subito morto. Ma forse interessa a pochi e meno gente gira per Montioni e meglio è».