FOLLONICA – “L’Azienda sanitaria ha soppresso il servizio di ‘vigilanza con guardia giurata’ al punto di primo soccorso di viale Europa che garantiva la sicurezza del personale e degli utenti dopo i numerosi e gravi episodi di violenza, verbali e in qualche caso fisici, ai danni degli operatori sanitari”. Ad affermarlo è Massimo Di Giacinto, consigliere comunale di Follonica.
“Senza nessun dubbio mi sento di poter dire che, durante i tre mesi e mezzo in cui è stato attivo, il servizio ha funzionato benissimo – continua -. Era operativo da luglio scorso e doveva cessare il 15 settembre poi, dopo due proroghe, la notte tra domenica e lunedì è stato cassato. Sembra che, per l’Azienda sanitaria, il servizio di vigilanza presso il punto di primo soccorso sia necessario solo nel periodo estivo ma, a mio parere, non è così. Gli episodi di violenza ai danni di medici e infermieri possono accadere in qualsiasi periodo dell’anno, l’esperienza lo insegna. Senza tener conto che i locali del Punto di primo soccorso sono praticamente isolati rispetto al resto del complesso che li ospita e questo è un ulteriore problema per la sicurezza, soprattutto di notte”.
“La scelta dell’Azienda sanitaria potrebbe essere anche una questione di soldi ma il Comune, molto opportunamente, ha dato la sua disponibilità a fare la propria parte così come il Coeso – prosegue Di Giacinto -. Qualche giorno fa sembrava fatta, ma poi la doccia fredda con la soppressione del servizio. Se davvero il direttore generale dell’Azienda sanitaria, come dice, ritiene la sicurezza del personale una priorità assoluta e vuol garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto agli operatori sanitari che ogni giorno forniscono assistenza ai pazienti, deve trovare al più presto una soluzione e ripristinare per tutto l’anno il servizio di ‘vigilanza con guardia giurata’ al punto di primo soccorso di viale Europa”.
“A Follonica la sanità pubblica ha molti problemi – conclude Di Giacinto – e i cittadini, purtroppo, li conoscono bene. Sarebbe necessaria, secondo me, una maggiore attenzione nei confronti della nostra città da parte di chi ha responsabilità dirigenziali nel settore sanitario. La salute non è questione né di destra né di sinistra ma, addirittura, un diritto costituzionale”.