di Barbara Farnetani
GROSSETO – Mete più vicine, viaggi più brevi, e un sostanziale stop alle mete esotiche classiche. È questo il bilancio delle agenzie di viaggio rispetto alle vacanze di fine anno. Sono sempre meno i Grossetani che decidono di passare il capodanno fuori dall’Italia: la crisi che si fa sentire e l’idea di pagare cifre astronomiche un viaggio che, dopo la befana, costa la metà, sembra aver scoraggiato i più. «La gente preferisce abbinare voli low cost alle capitali europee o a mete italiane – afferma Giusi Termini di Blu vacanze – i prezzi in questo momento sono troppo alti, come già è capitato nel mese di agosto. Le partenze sono state poche la flessione si è fatta sentire, non solo perchè si è scelto mete meno lontane, ma perché le famiglie hanno proprio rinunciato a partire. Dopo gennaio-febbario probabilmente la gente ornerà a partire magari scegliendo posti caldi e mare. Chi parte poi vuole spendere meno, si parla di un 5-600 euro a persona per il Mar Rosso o mille per Zanzibar o il Kenia»
«Quest’anno è tutto più caro – le fa eco Nicole Semplici della Avet – abbiamo venduto qualche città europea, per una spesa di 6-700 euro a testa, qualcosa per quanto riguarda i Caraibi con cifre attorno ai 2 mila euro, ma i più rimandano visto che in bassa stagione la stessa meta costa la metà. Basta arrivare a dopo la befana.
La neve è andata poco, tranne che per qualche comitiva di ragazzi, un po’ perché c’è sempre meno neve, e un po’ perché tra sky pass, maestro, affitto degli sci, è una vacanza particolarmente cara.» Secondo la titolare della Avet, poi, è proprio cambiato il profilo del viaggiatore: i più, forse anche per motivi di lavoro, non si decidono sino all’ultimo momento, solo che in questi periodi dell’anno è difficile trovare posto all’ultimo istante e se lo si trova è solo in strutture particolarmente costose.
Un grosso calo lo hanno registrato anche alla Farm Holidays, un calo che si trascina già da alcuni mesi. «A lungo raggio non abbiamo venduto praticamente nulla ne’ per Capodanno ne’ prima – afferma Stefania Russo – abbiamo venduto qualche volo low cost abbinato alle capitali europee per 5-600 euro a testa 4 giorni 3 notti, raramente si parte per Natale, mentre già dal 4 di gennaio cominciano a trovarsi le offerte. Alcuni last minute per l’epifania riguardano il Mar Ross o anche Kenia e Cuba che si trovano anche a 800 mille euro a testa, come anche Dubai, o le capitali europee a 300 euro.» Per quanto riguarda la neve, invece, capita sempre più spesso che la gente prenoti da sola, magari si va in agenzia a prendere un catalogo e poi si fa da soli.
In controtendenza solo la Jabalì viaggi che parla tutto sommato di un bilancio positivo, anche considerando l’anno da cui veniamo. «Per l’ultimo dell’anno a Grosseto non abbiamo mai lavorato molto – afferma Arianna Bernabini – i prezzi sono particolarmente alti e siamo le prime a consigliare di prendere in considerazione anche periodi precedenti e successivi a quelli di altissima stagione. I più in questi giorni stanno passando per informarsi per partire a marzo o aprile. Quello che va di più sono le capitali europee, anche grazie al fatto che abbiamo creato dei pacchetti con il treno ad esempio verso Monaco o la Baviera. Un’iniziativa questa che ha riscosso molto successo, complice il caro benzina. I prezzi sono più bassi e noi creiamo pacchetti in cui ci occupiamo noi anche di prenotare i traghetti.»
Alla Jabalì dopo tre anni di stallo anche la neve è tornata in auge, il problema in questo caso è semmai quello del clima, visto che da qualche anno la neve non arriva mai prima di febbraio. Niente last minute, a mancare non sono i soggiorni ma i voli «a causa della crisi i voli sono meno frequenti – prosegue Bernabini – per questo è così difficile trovare posto: di fatto la domanda è superiore all’offerta.» Sempre secondo la Jabalì a non risentire della crisi sono invece le Crociere, mentre c’è chi invece che l’ultimo dell’anno ha scelto di trascorre il Natale al caldo con una predilezione per Maldive, Kenia e Zanzibar.
Sul successo riscosso dai pacchetti regalo, quei viaggi che si comprano in scatola, e che consentono, a chi li riceve, di decidere l’albergo, il periodo e anche la meta, invece, sono tutti d’accordo. «Si tratta di offerte di buona qualità – affermano – si sceglie un tema: benessere, gourmet, arte, e poi chi lo riceve sceglie quando andare. Molti hanno deciso di regalarli anche per Natale. Forse un modo per partire o per dare questa opportunità a un familiare, e aggirare così le restrizioni imposte dalla crisi»