GROSSETO – “Bene, ma non benissimo. Anzi, le locazioni turistiche brevi incidono in maniera pesante anche sugli equilibri dell’accoglienza turistica in Maremma e sull’immagine complessiva di tutto il territorio e l’ultimissima bozza del disegno di legge in materia presentata dal ministro Santanché non coglie tutte le criticità del fenomeno. Va sicuramente migliorato, approfondito e riaggiornato sulla base dei reali dati di fatto”.
Così Giulio Gennari, presidente Confcommercio Grosseto, commenta la lettura dell’ultima versione del disegno di legge per la regolamentazione delle locazioni turistiche brevi (quelle al di sotto dei 30 giorni), presentata dal ministero del Turismo nelle ultime ore.
“E’ sicuramente apprezzabile – riprende Gennari – che dopo anni di Far West, un Governo e un Parlamento abbiano deciso di mettere mano a un argomento tanto complesso per quanto spinoso, visto che mette in competizione tra loro diritti diversi. Tuttavia, proprio per la complessità della materia sono richiesti all’Esecutivo Meloni maggiore attenzione e più coraggio. Nei giorni scorsi il Comune di Castiglione della Pescaia ha avviato una importante campagna di controlli alle locazioni estive, e iniziative simili seppur molto più timide sembra stiano partendo anche in altri territori della provincia. Il nuovo disegno di legge potrebbe essere un valido sostegno alle attività intraprese dal sindaco Nappi e dalle altre amministrazioni intenzionate a seguirne le scia. Ma le misure che l’ipotesi normativa prevede sono ancora troppo deboli come autentico strumento di manovra per i sindaci. Tutti i comuni della nostra provincia, non solo quelli sulla costa, ma anche quelli nell’entroterra, si prestano a essere terra di conquista di grandi catene che con la scusa degli alloggi in locazione breve vanno di fatto a operare sul mercato alberghiero senza rispettarne regole e normative. E che dire del portone aperto che l’attuale situazione non normata lascia al lavoro nero? L’accoglienza turistica organizzata e offerta a livello imprenditoriale è un incredibile generatore di Pil: produce un importante gettito fiscale innescato dall’effetto moltiplicatore di ciascun posto di lavoro regolare. L’offerta turistica ‘nera’, ovvero quella fai-da te offre invece spazi al sommerso e alle sue conseguenze dirette tra le quali figurano anche gli incidenti sul lavoro”.
“Nonostante le ripetute sollecitazioni argomentate in maniera oggettiva il Governo continua a tenere fermo il limite delle due notti come presenze minime perché il contratto di locazione breve sia considerato valido e dunque operativo; termine migliorativo delle primissime indiscrezioni ma che comunque resta inappropriato” aggiunge Paolo Pieraccini, componente del consiglio direttivo di Confcommercio Grosseto e presidente di Acot (Associazione castiglionese ospitalità turistica) Castiglione della Pescaia. “Chiunque operi nel campo del turismo, infatti, sa che la media dei pernottamenti è di circa 4 notti – aggiunge Pieraccini – E dunque il limite minimo sotto il quale non si dovrebbe scendere deve essere almeno di 3 notti, non di due”.
“Gli aspetti da migliorare in maniera decisa sono molteplici – riprende il presidente di Confcommercio Grosseto, Giulio Gennari – ma va anche detto che questa iniziativa governativa è quantomeno indispensabile come primo tentativo per far emergere buona parte del ‘nero’ che c’è. Non basta, sia chiaro. Voglio ribadirlo: occorre fare di più. Lavoriamoci subito tutti insieme. Un argomento che, a mio giudizio, si deve mettere sul tavolo è anche la qualità degli immobili che vengono posti in locazione breve. Non è più possibile consentire, specie in Maremma, situazioni per le quali vengono richieste somme di rilievo per monolocali o bilocali ridotti in condizioni che non valgono nemmeno un terzo di quanto richiesto. Un malcostume, questo, abbastanza diffuso nel Grossetano e che, però, costituisce un danno di immagine enorme, difficilmente recuperabile per tutto il territorio”.