FOLLONICA – “‘L’estate sta finendo, ma il puzzo non se ne va..’. E’ parafrasando una celebre canzone degli anni ’80 che, per l’ennesima volta, sono costretto ad intervenire in merito al depuratore di Campo Cangino, che anche in questa stagione ha ‘deliziato’ residenti e turisti con i suoi inconfondibili miasmi”.
Sandro Marrini, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Follonica, utilizza l’ironia e il sarcasmo per sottolineare una delle criticità che attanaglia la Città del Golfo ormai da anni.
“Sono passati ormai quasi quattro anni dall’annuncio trionfale del sindaco Benini, fresco di proclamazione del secondo mandato, in cui il primo cittadino sottolineava: ‘Siamo felici di poter dire che abbiamo mantenuto la promessa, il progetto oggi è pronto. Se da un lato abbiamo risolto i problemi dei cattivi odori nell’immediato, in parallelo abbiamo affermato la necessità di un nuovo impianto. Con Adf ci siamo già attivati per reperire le risorse in ambito regionale e nazionale e siamo fiduciosi che ciascuno farà la propria parte’. Bene, ad oggi, il progetto non è partito e, tantomeno, sono cessati i miasmi – sottolinea Marrini -. E’ sufficiente aprire la finestra delle abitazioni alle 9 del mattino per avere, in pochi attimi, il naso impregnato di cattivi odori e lo stesso accade alle 21. Mi domando come mai la Asl ancora non sia intervenuta per accertare eventuali problemi per la salute di chi respira i miasmi e, al contempo, mi chiedo cosa aspettino i tecnici comunali, ma anche Adf, per risolvere alla radice il problema. Follonica ormai sale alla ribalta dell’opinione pubblica nazionale in estate solamente per criticità relative a mancata sicurezza, sporcizia ed aria puzzolente: un danno di immagine inqualificabile per la nostra città”.
“Come se non bastasse, i miasmi provenienti dal depuratore provocano anche un danno economico – continua il consigliere comunale -: è sufficiente pensare alla svalutazione delle abitazioni che si trovano nei quartieri maggiormente investiti dai cattivi odori. Sono passati ben 7 anni e mezzo da una mia interrogazione sul depuratore, in cui chiedevo al sindaco Benini che fine avesse fatto il progetto di realizzazione delle vasche di laminazione previsto per quella zona. Purtroppo la situazione è sempre la stessa: il depuratore è sempre lì, così come il degrado e il puzzo”.
“Ormai i buoi sono usciti dalla stalla, il danno di immagine che si porta dietro la città da anni è quasi insanabile. Tra poco partirà la campagna elettorale per le comunali del 2024 e, immancabilmente, il depuratore sarà uno dei punti salienti del programma del prossimo candidato a sindaco del centrosinistra – termina Marrini -. Le solite promesse da marinaio, che Benini ha fatto per ben due volte nel corso della sua discesa a primo cittadino, salvo poi rimangiarsele dopo la sua elezione. Non vogliamo fare polemiche squisitamente politiche, ma si tratta di combattere una battaglia di civiltà per assicurare ai residenti, ai nostri figli e ai turisti una città a misura d’uomo, una vera e propria cartolina di cui vantarsi non solamente per la qualità del mare e per le spiagge incontaminate, ma anche per un’ambiente salubre. Un valore che dovrebbe interessare tutti, centrodestra e centrosinistra, e che dovrebbe unire tutti per chiedere alle istituzioni preposte di porre fine ai cattivi odori causati dall’impianto di Campo Cangino”.