GROSSETO – centinaia di cloni in vitro e piante in vaso su terreno naturale di limonio etrusco. A moltiplicare la pianta in via di estinzione il Crisba il centro ricerche dell’Istituto tecnico agrario Leopoldo II di Lorena di Grosseto.
Il limonio etrusco (Limonium etruscum) è una delle piante più interessanti in fiore in questa stagione nel Parco Regionale della Maremma. Si tratta infatti di una specie costiera endemica, presente quasi esclusivamente in poche stazioni del Parco (Colle Lungo e Marina di Alberese). E’ un’erbacea perenne con fiori viola, considerata specie “in pericolo” per il numero limitato di esemplari in natura e i rischi connessi alla perdita di habitat, per cause naturali ed antropiche.
In casi come questo è importante fare interventi di salvaguardia della pianta nel suo ambiente, la cosiddetta conservazione in situ nonché azioni di propagazione della specie al di fuori del suo habitat naturale (ex situ). Fra quest’ultime rientra quanto fatto dal Crisba, che recentemente ha messo a punto un protocollo per la moltiplicazione in vitro e l’ambientamento in vaso della pianta. Il programma sarà utile sia per la conservazione del germoplasma della specie, come una sorta di “copia di sicurezza” dello stesso, sia per l’eventuale reintroduzione in natura della pianta a seguito di eventi avversi.
L’iniziativa è stata avviata due anni fa con la raccolta in natura di pochi steli fiorali della pianta, dai quali ad oggi il Centro ha ottenuto centinaia di cloni in vitro e piante in vaso su terreno naturale, delle quali alcune già in fiore.
Da anni il Crisba utilizza la micropropagazione per la salvaguardia della biodiversità naturale, come le orchidee spontanee, o coltivata, come le varietà autoctone di patata a rischio di estinzione che conserva per conto di Ente Terre Regionali Toscane.
La tecnica, che consente di creare vaste collezioni di piante in camere climatiche su substrati artificiali sterili, sarà quindi un’altra freccia all’arco della tutela della flora costiera. Questo settore vede impegnato il Centro Ricerche del tecnico agrario grossetano da più di un decennio, con azioni di propagazione e reintroduzione in natura di specie vegetali dunali, del quale sono un ottimo esempio gli interventi svolti in collaborazione proprio con il Parco della Maremma a Marina di Alberese, dove l’area dunale è stata riqualificata, delimitata da elementi naturali e arricchita poi da centinaia di piante dunali propagate in laboratorio.
Anche il limonio etrusco, che vegeta poco distante da quella stazione, da oggi godrà del protocollo di moltiplicazione in vitro e di salvaguardia sviluppato dal Crisba del Leopoldo di Lorena.