GAVORRANO – «La situazione di degrado nell’area artigianale di Bagno di Gavorrano diventa ogni giorno più insostenibile» A dirlo è il consigliere comunale di opposizione Claudio Asuni che ha inviato una lettera all’Assessore ai Lavori Pubblici, Daniele Tonini.
«Sono a rappresentarle viva preoccupazione – scrive Asuni nella lettera – per la situazione di disagio che orami da troppi anni vivono le imprese operanti nell’area artigianale di Bagno di Gavorrano. Come le sarà noto, data la sua lunga permanenza nel ruolo di assessore con delega ai Lavori Pubblici, l’area in esame è interessata da un diffuso ed innegabile stato di degrado. Tra le principali criticità, che spesso gli artigiani vi hanno segnalato, vi è quella legata alla viabilità, caratterizzata da innumerevoli buche nell’asfalto, e non dovute certo ai più recenti lavori di posizionamento della fibra, ma bensì ad incuria e mala gestione protrattasi negli anni. Buche nell’asfalto che in più e più casi hanno arrecato danno ai mezzi in transito, o ancor peggio hanno indotto situazioni di grave pericolo per chi vi transita, soprattutto con cicli e motocicli».
«Non da meno è la situazione dei marciapiedi – prosegue la lettera -, così come quella dei cordoli che delimitano le aree verdi dal resede stradale; anch’essi ammalorati e oggettivamente bisognosi di tempestivi ed efficaci interventi. Le aree verdi dinanzi citate, troppo spesso abbandonate dall’Amministrazione e curate, per senso civico, dai privati cittadini che lì lavorano e lì hanno investito la propria vita professionale».
«Per quanto sopra, sono a chiederle di voler visionare lo stato dei luoghi nell’area artigianale di Bagno di Gavorrano e lì interloquire con chi vi lavora quotidianamente. Raccogliere quindi le testimonianze dei molti artigiani e farle sue nel programmare interventi urgenti nell’area stessa, al fine di renderla maggiormente fruibile e dignitosa».
«Nell’occasione vorrei condividere con Lei un personale pensiero. Prossimo alla pensione, ho passato in quell’area una parte importante della mia vita, come imprenditore e come cittadino. Oggettivamente non sono in grado di quantificare le persone che ho conosciuto nell’area stessa, ma sono certo e consapevole che lì hanno trovato occupazione e motivo di vita centinaia e centinata di persone, che in decenni si sono alternate nelle varie imprese. Uomini, donne, giovani o meno giovani, che hanno dato “vita” alla nostra attuale comunità. Quell’area artigianale ha ancora molto da offrire alla collettività di Gavorrano; è nostro dovere preservarla nel tempo».