FOLLONICA – “Quando e se “i nonni” dell’omonimo parco decideranno di agire in difesa dello snaturamento di quell’area e di ciò che rappresenta, La Duna sarà a loro fianco”. Così l’associazione di tutela ambientale si schiera contro la decisione di creare un parcheggio nell’area dell’ex depuratore di Follonica.
“La decisione presa nel consiglio comunale del 28 luglio scorso, che a sua volta definiva quella già votata dalla giunta il 4 febbraio, non ci convince da moltissimi punti di vista – prosegue l’associazione -. Innanzitutto andare ad intaccare un luogo dove nel corso degli anni sono stati messi a dimora degli alberi che stanno crescendo rigogliosi e che nel prossimo futuro potrebbero rappresentare un vero parco, l’unico nuovo di Follonica, è di per sé sbagliato. Se poi si aggiunge che ognuno di quegli alberi porta il nome di un nuovo follonichese nato, si tratta di un abominio”.
“Non solo. Più pragmaticamente valutiamo l’estrema vicinanza della piazzola dell’elisoccorso un altro aspetto che cozza fantozzianamente con un parcheggio e il via vai delle auto. C’è inoltre l’aspetto politico-ambientale che non giustifica né la colata di cemento per realizzare l’opera, né il rispetto di quanto dichiarato più volte dall’assessore Giorgeri in merito alla necessità di cambiamento negli spostamenti in città e più in generale della viabilità urbana. In quanti modi parlano i nostri amministratori comunali? È stato giustamente pensato ad un parcheggio esterno collegato al centro da una navetta ed ora dovremmo accettare un parcheggio dentro il centro urbano? Gradiremmo un po’ più di coerenza, una visione più lunga e ampia dell’organizzazione dei servizi di questa città e non interventi spot. A pensare male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina, recita un vecchio proverbio; chissà se la vicinanza di questa porzione di terreno al piccolo approdo alla foce del Petraia non abbia rappresentato un incentivo all’idea?”.
“Da un punto di vista economico, invece, la spesa stimata e presunta di un milione e trecento mila euro per 140 posti auto ci sembra davvero eccessiva, considerando che i fondi per la sistemazione del vecchio depuratore e per il torrente Petraia fanno parte di un altro capitolo di spesa. Ci chiediamo e chiediamo all’amministrazione se non sia il caso di fermarsi, riflettere e prendere in considerazione soluzioni alternative, più semplici, economiche e meno impattanti sul patrimonio verde della citta. Patrimonio che va curato, protetto e mantenuto intatto ed incrementato, perché ne abbiamo bisogno ora, non tra 20 anni”.
“Valutare ad esempio una soluzione finalizzata all’utilizzo, almeno per i tre mesi estivi e per le manifestazioni importanti (Carnevale, Piazze d’ Europa ecc…) dei posteggi del Parco centrale, i cui vincoli d’uso sono ormai scaduti, evitando così consumo di suolo, abbattimento di alberi e aggravio di spesa – conclude La Duna -. Una soluzione semplice, economica, razionale, rispettosa del momento storico (cambiamento climatico) che stiamo vivendo e che dovrebbe essere, secondo noi, discussa ed approfondita senza remore ideologiche in Consiglio comunale o nelle commissioni interessate con la partecipazione del pubblico”.