GROSSETO – «Una scena desolante e raccapricciante quella che si è manifestata ieri davanti agli occhi di decine di grossetani increduli e decisamente indignati» così Rifondazione comunista commenta quanto avvenuto ieri sul corso Carducci, a Grosseto, dove agenti della Polizia municipale hanno bloccato a terra un uomo.
«Una situazione che rimanda tristemente la mente ad alcuni episodi successi negli Stati Uniti, stavolta per fortuna l’esito è stato meno tragico ma veniamo ai fatti in questione. In sei agenti della polizia municipale, ma c’è chi afferma siano stati molti di più, si avventano su un ragazzo che suona in piazza Socci, colpevole secondo la versione ufficiale, di avere lanciato una stampella verso un agente anche se molte testimonianze presenti affermano che tutto ciò non sia mai avvenuto. Lo bloccano, lo buttano a terra ponendosi sopra di lui, impedendogli di muoversi e sicuramente compromettendo in parte anche la capacità di respirare».
«A questo aggiungiamo altri fatti, come ad esempio quando, sulla spiaggi la municipale si è lanciata all’inseguimento di un anziano, colpevole di vendere asciugamani; non vogliamo entrare nel merito sia del ragazzo che suona e dell’anziano signore che vende asciugamani in spiaggia, se abbiano violato delle regole o meno, e se così fosse non giustifichiamo questo; vogliamo però portare l’attenzione su altro: un dispiegamento di forze assolutamente sproporzionato e ingiustificato per quelle situazioni, mentre la città ha oramai intere zone completamente fuori controllo in balìa di spaccio, liti furibonde, ubriachi molesti e così via» prosegue Rifondazione.
«Non vediamo lo stesso atteggiamento da sceriffi verso chi pericoloso potrebbe esserlo veramente. Ci chiediamo se è questa la sicurezza tanto sbandierata da questa amministrazione comunale, ovvero manifestazioni di forza verso soggetti assolutamente non pericolosi, così, tanto per mettersi in evidenza ogni tanto, e assoluta assenza e volontà di proteggere la cittadinanza dove il pericolo può essere reale. Ognuno ne tragga le proprie conclusioni, per noi è una bocciatura assoluta, un fallimento sul piano umano, sociale e amministrativo» conclude il circolo Vittorio Stefanini di rifondazione comunista.