MONTE ARGENTARIO – Lo scorso 1° giugno a Porto Santo Stefano, Donne insieme per la pace, Cgil, Arci, Anpi e Legambiente hanno promosso la piantumazione in un’aiuola del Melograno, con l’apposizione di una targa, presenti il sindaco Cerulli e una scolaresca.
«Ogni giorno – recita una nota dello Spi Cgil – compagni e compagne della Lega Spi di Santo Stefano andavano a innaffiarlo. Ma la mattina del 31 luglio si sono trovati davanti alla macabra scena dell’aiuola dalla quale erano stati divelti il melograno e la targa che ricordava le tante vite perse nella speranza di un futuro migliore».
A darne notizia il segretario della Lega Spi di Monte Argentario, Luciano Schiano, che ha avvertito il sindaco e sporto denuncia contro ignoti ai Carabinieri.
«Fa davvero male – dice amareggiato Luciano Schiano – pensare che ci sia qualcuno che con premeditazione abbia distrutto un simbolo della solidarietà che ricorda le vite di tante persone, la cui unica colpa era stata quella di sperare di raggiungere dei luoghi dove poter trovare una vita dignitosa per sé e per i propri figli. Abbiamo tutti negli occhi le immagini dei naufragi e il ricordo di quei corpi alla deriva, fra i quali quelli di tanti, troppi, bambini. Lo Spi provinciale e la Lega Spi dell’Argentario, denunciano questo riprovevole atto vandalico di matrice xenofoba, invitano la cittadinanza a riflettere sul valore di essere comunità e sul tema dei diritti umani».
«Tutti quanti, ma soprattutto coloro che hanno compiuto questo ignobile gesto razzista – sottolinea a sua volta il segretario provinciale dello Spi Cgil, Erio Giovannelli – sappiano che non ci piegheremo alla prepotenza, perché siamo convinti che “rimanere umani” sia una volontà condivisa dalla stragrande maggioranza dei nostri concittadini, trasversalmente alle loro convinzioni etiche o religiose, così come alle loro simpatie politiche. Per questo motivo con orgoglio e caparbietà ripiantumeremo il melograno e rimetteremo al suo posto la targa in memoria delle vittime dei naufragi nel Mediterraneo».