MASSA MARITTIMA – Con voto unanime del Consiglio comunale Massa Marittima ha accolto la proposta avanzata dalla Commissione comunale per le Pari Opportunità e dall’associazione Agapito Gabrielli sezione Dire-fare, di conferire la cittadinanza onoraria postuma a Saman Abbas, la diciottenne pakistana uccisa nel 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia.
«Il Comune apprezza e condivide la proposta avanzata dalla Commissione Pari Opportunità e dall’associazione Agapito Gabrielli – afferma Grazia Gucci, assessore comunale alle Pari opportunità di Massa Marittima – e ringrazia tutti i consiglieri comunali uniti nella decisione di conferire la cittadinanza onoraria postuma a Saman, riconoscendo il valore di questo atto simbolico non solo in memoria di una giovane donna ma anche come testimonianza della nostra vicinanza a tutte quelle donne che ancora oggi, in vari Stati del mondo, compresa l’Italia, soffrono la discriminazione di genere».
«Siamo in un’epoca di forti cambiamenti sociali – si legge nel documento presentato dalla consigliera Giuliana Fazzini, componente della Commissione Pari Opportunità, in Consiglio comunale – perché i flussi migratori hanno coinvolto non solo le grandi città ma anche piccoli centri urbani come lo è Massa Marittima. Nel nostro piccolo ci ritroviamo, ogni anno che passa, sempre più immersi in una società multietnica con tutto ciò che comporta in materia di convivenza sociale. Dobbiamo essere aperti all’accoglienza nel rispetto degli usi e costumi e dei credo religiosi, ma senza mai arretrare sulle conquiste dei diritti civili e sociali che i popoli occidentali hanno ottenuto nei secoli, attraverso dure battaglie anche al prezzo della vita di chi si opponeva ad un potere costituito e maschilista».
«Ricordiamo – prosegue la consigliera -, ad esempio, che in Italia esisteva una legge contenuta nel codice Rocco di epoca fascista che dava sconto di pena per delitto d’onore. L’abolizione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore avvenne solo il 5 settembre 1981 e fu considerata un punto di svolta fondamentale per i diritti della persona in generale e delle donne in particolare. Saman Abbas è stata vittima sul territorio italiano di sopraffazione e abuso da parte dei propri familiari perché aderenti ad una logica di onore che, in base a leggi arcaiche, vale più della vita dei propri figli. Si parla di matrimonio combinato ma è meglio dire matrimonio forzato perché viene completamente annullata la scelta di chi deve contrarre il matrimonio, così la feroce punizione riabilita la famiglia agli occhi dei parenti e del proprio nucleo sociale salvando il proprio onore. Sono leggi non scritte, non si ritrovano su alcun testo religioso né su codici di diritto, ma hanno permeato le mentalità e annullato le coscienze durante i secoli in maniera così radicata che se ne vedono tutt’oggi i risultati. Attraverso il riconoscimento della Cittadinanza Postuma a Saman Abbas vogliamo confermare che la comunità di Massa Marittima si schiera dalla parte dell’emancipazione sociale ed individuale, senza alcuna tolleranza verso la sopraffazione delle scelte personali e collettive, quando queste non ledono i diritti altrui ma che anzi promuovono il proprio benessere e quello collettivo».