MASSA MARITTIMA – «Il nostro viaggio è iniziato cinque anni fa con un po’ di timore, eravamo la prima vera classe dopo tanto tempo e dubitavamo di quello che sarebbe stato il futuro della scuola». Con queste parole gli studenti della quinta Liceo classico hanno iniziato il loro discorso, davanti agli alunni e alla platea di genitori, insegnanti e ospiti, in occasione della “Festa del Liceo classico”.
La manifestazione culturale, tenutasi nell’aula magna del Bernardino Lotti il 1 giugno, ha ottenuto un grande successo grazie agli interventi progettati dai ragazzi con il supporto dei docenti. Nel corso della serata, infatti, sono state effettuate diverse performance che hanno valorizzato gli interessi e i talenti dei ragazzi ma che nello stesso tempo hanno permesso ad alcuni di loro di mettersi in discussione e scoprire nuovi interessi: dalla recitazione al canto, dalla lettura scenica alla musica, dal rileggere opere classiche in chiave moderna al presentare la serata, tutti gli alunni hanno espresso il loro meglio dando grande risalto a quella che è la nostra cultura ma anche il valore di una scuola come il Liceo classico di Massa Marittima.
«Una scuola – commentano dall’Istituto Lotti – che non insegna “solo” il latino e il greco ma che aiuta i nostri ragazzi a mettersi in discussione, ad amare la nostra cultura e ad apprezzarla e farla propria perché come hanno detto i nostri alunni di quinta in un passaggio del loro discorso “le discipline scientifiche fanno muovere il mondo, sono le arti dei nobili, ma è la poesia che, come il filo di Arianna vi condurrà verso la diritta via che era smarrita”. Nel corso della serata c’è stata poesia non solo come semplice espressione letteraria ma come comunione di intenti, trasmissione di concetti, idee, esperienze ed emozioni. Non possiamo quindi fare a meno di complimentarci con tutti i ragazzi delle nostre classi che hanno dato vita a una serata speciale. Nello stesso tempo non possiamo che ringraziare le persone speciali che hanno permesso tutto questo: la dirigente scolastica, che ha sempre valorizzato la nostra scuola ed è stata felicissima di appoggiare il progetto che ha dato vita alla serata; i docenti responsabili del progetto Marinangeli, Caporale e Martino; i docenti tutti del Liceo che hanno aiutato i ragazzi a prepararsi; i docenti di altri indirizzi che hanno dato supporto con le loro conoscenze tecniche (su tutti il professor Stefanelli e la professoressa Zago); le famiglie e da ultimo, ma non per importanza, i ragazzi stessi».
«Nella parte conclusiva del loro discorso le studentesse hanno detto una frase significativa: “we are a part of all well we have met” ovvero “noi siamo una parte di tutto ciò che abbiamo incontrato” e in effetti lo abbiamo visto in questa occasione: solo dall’incontro tra persone speciali poteva nascere una serata così speciale, una serata finita all’insegna della commozione con il saluto ai nostri alunni di quinta e, ritornando alle parole con cui hanno iniziato il loro discorso, non possiamo che rispondere dicendo: “cari alunni non abbiate paura per il futuro della nostra scuola. Certo è una scuola da valorizzare ulteriormente nel nostro territorio, ma una scuola così che produce ragazzi speciali come voi non può che, con il vostro aiuto ed esperienza, essere sempre di più una scuola speciale».