ROCCASTRADA – Grande partecipazione alla Carovana della Salute promossa, sabato scorso 10 gugno, da Cisl Grosseto insieme alla Federazione Pensionati e con il patrocinio del Comune di Roccastrada.
L’iniziativa, che è tornata per la prima volta nel grossetano dopo lo stop legato alla pandemia, si è tenuta in un territorio da tempo attenzionato per i servizi sanitari: “Abbiamo deciso di portare una tappa della Carovana della Salute a Roccastrada, e ringraziamo l’amministrazione comunale per aver sostenuto l’iniziativa, perché si tratta di un luogo che da tempo soffre per la carenza di medici di medicina generale – dice Katiuscia Biliotti, segretaria generale dei Cisl Grosseto – e che, per una serie di caratteristiche, è rappresentativo anche dei bisogni del resto della comunità: la grande adesione che abbiamo avuto da parte dei cittadini dimostra che il bisogno è reale”.
Sono oltre 143 le visite e i controlli effettuati da parte dei medici e dei volontari che hanno aderito all’iniziativa. I partecipanti hanno potuto effettuare visite cardiologiche con il dottor Paolo Orselli, urologiche con il dottor Valerio Pizzuti, psicologiche con il dottor Dario Calossi, dermatologiche con la dottoressa Anna Rita Gentili. Sono stati, inoltre, effettuati, test per il diabete, misurazione della pressione ed elettrocardiogramma grazie ai volontari della Croce Rossa di Grosseto e Roccastrada e della Misericordia di Roccastrada, con il supporto della società Maico, controlli audiometrici.
“Abbiamo aderito con piacere alla proposta della Cisl Grosseto – queste le parole della vice sindaca Stefania Pacciani – convinti che in un momento come questo, nel quale i territori periferici stanno accusando forti carenze sulla medicina di base, sicuramente accendere i riflettori su tali tematiche non può che far bene al territorio. Siamo stati molto soddisfatti anche rispetto alla grande adesione che i roccastradini hanno manifestato per le visite ed i controlli gratuiti che sono stati prestati durante la giornata di sabato, tenuto anche conto del fatto che spesso, tramite i canali tradizionali, non sempre il sistema riesce a fornire risposte tempestive”.
Accanto all’attività portata avanti dai medici specialisti, si è tenuta una tavola rotonda moderata da Fabrizio Boldrini, che ha visto la partecipazione di Biliotti, del sindaco Francesco Limatola, di Nicola Draoli, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto, ed i medici Massimo Magnanelli e Remigio Garofalo.
“Abbiamo affrontato molti temi – aggiunge Biliotti – tra cui le difficoltà della sanità Toscana, che sconta un calo importante di risorse dovuto al taglio dei fondi statali, alle numerose spese dovute all’emergenza Covid, ma anche al caro-energia e all’aumento dell’inflazione. Siamo molto preoccupati per lo ‘stato di salute’ della sanità toscana, soprattutto in un territorio come il nostro, molto esteso e con un’età media sempre più alta: siamo, infatti, la provincia più vecchia della regione, dove la domanda di assistenza e cure è notevole. Per far fronte a questo, la sanità territoriale dovrà funzionare al meglio e sarà molto dura con la carenza di personale che stiamo rimarcando da tempo. Se questo si somma alla mancanza di personale specializzato, di cui pagano le conseguenze sia ospedali che territori, non si può che avere un quadro molto preoccupante, come dimostrano i tempi di attesa per le prestazioni o la necessità di affrontare lunghi spostamenti per fare esami e visite. Servono più risorse e per far questo, a livello territoriale, si potrebbero recuperare tornando a internalizzare alcuni servizi nel pubblico, perché la Regione ha dimostra che questo si può fare: in questo modo si potrebbero dare risposte a quei cittadini che hanno redditi più bassi. Dalla discussione, però, si è ribadito che solo lavorando insieme come istituzioni, organizzazioni sindacali e privato sociale, si può ovviare alle difficoltà e provare a dare risposte concrete ai cittadini”.
“Ringraziamo quindi – conclude Biliotti – tutti i professionisti che si sono resi disponibili, i volontari della associazioni aderenti, tutti disponibilissimi, le istituzioni, i nostri pensionati, sempre sensibili a questi temi e pronti a organizzare eventi come la Carovana della Salute, ma soprattutto i cittadini che, con la loro presenza, hanno dimostrato che anche iniziative di questo genere possono fare la differenza nella tutela della salute”.