Giuncarico – Per la rubrica “La Posta del Giunco” pubblichiamo la lettera che Andrea Martinelli ha inviato alla nostra redazione. e che si intitola “Gavorrano: trasparenza e democrazia”. Si tratta di una riflessione sull’attuale situazione politica del comune di Gavorrano. Ricordiamo ai nostri lettori che per scrivere alla redazione del Giunco.net si può inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica redazione@ilgiunco.net oppure inviare un messaggio con il modulo di contatto alla pagina Contatti.
GAVORRANO: TRASPERNZA E DEMOCRAZIA
«Forse a “qualcuno”, a Gavorrano, va storto che, come in tutte quelle comunità dove vige il senso di democrazia, ci siano persone che liberamente esprimono la propria opinione su fatti e cose, ponendo richieste a coloro che hanno (o hanno avuto) responsabilità amministrative, o che abbiano ricoperto in esse cariche e ruoli.
Si può ben comprendere che per chi “ha sempre avuto la pappa al pari della bocca”, sia difficile ingerire cibi proveniente da cucchiaini e da lati diversi dalla quella facile, consueta e unica direzione, richiedendo a tali “abitudinari” insoliti contorcimenti di collo e bocca per deglutirne i contenuti. Tali sono, appunto, le richieste di chiarimento e domande sul proprio operato che, nientemeno, li costringono ad “abbassarsi” ai livelli degli infamanti persecutori per dare conseguenti risposte. E’ vero!
Rompere con le “ataviche” abitudini non è mai facile, come è altresì comprensibile che dopo l’aver vissuto sempre o quasi di rendita secca, ciò possa procurare fastidi e insopportazioni. Ma pensiamo, per il bene di tutta la comunità gavorranese, che sia opportuno andare oltre queste forme obsolete di intendere la comunicazione politica, per giungere a quel giusto livello di democrazia, dove gli “amministrati”, abbiano il diritto e dovere, nonchè l’opportunità di richiedere ragioni, all’interno di pubbliche discussioni, nei new media, socialnetwork, blog, etc, sull’operato degli “amministratori”.
Come pensiamo che questi ultimi abbiano l’esclusivo dovere di dare conseguenti e opportune chiarificazioni. Tutto questo senza inscenare attriti personali, chiudersi in autoprotettivi silenzi, rilevare dietrologiche invidie o rancori, nè tantomeno “lambiccare” su propositi di rivalsa o di ritorsione, magari additando a questioni private, estranee alle specifiche argomentazioni. Dare delle risposte a delle domande, su argomenti riguardanti la pubblica amministrazione ha un nome, si chiama: TRASPARENZA, che assieme alla PARTECIPAZIONE sono la “linfa” della DEMOCRAZIA».
Andrea Martinelli.