GROSSETO – Ammontano a 15 milioni di euro, per dieci anni, le risorse messe a disposizione della Regione Toscana dal governo per abbattere il pedaggio ai residenti in provincia di Grosseto sulla nuova autostrada tirrenica.
Si tratta di «un primo significativo risultato dell’impegno profuso da Regione e parlamentari toscani – dice il presidente della provincia Leonardo Marras – per accelerare la realizzazione di questa infrastruttura decisiva per lo sviluppo economico. Il ruolo di collegamento tra istituzioni, forze politiche locali e Parlamento svolto dall’onorevole Sani ha dato buoni frutti. Ma la battaglia per avere un corridoio tirrenico ben inserito nel nostro territorio, è tutt’altro che conclusa. Bisogna esserne consapevoli».
Giudizio positivo per questa “concessione” dal parte del governo centrale, ma ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere che riguardano il tracciato della nuova infrastruttura.
«Va quindi risolto – aggiunge Marras – una volta per tutte il nodo della variante tra Fonteblanda e Ansedonia che il nostro sistema istituzionale e produttivo ha chiesto a gran voce, ancora senza ottenere una risposta adeguata. Quello che è successo lungo l’Aurelia in occasione dell’alluvione del 12 novembre, proprio tra Fonteblanda e Orbetello, dimostra in modo incontrovertibile che la nostra richiesta di variante non era un’ipotesi campata in aria».
«Basta provare ad immaginare – continua Marras – cosa sarebbe potuto succedere se fosse già stato realizzato il nuovo tracciato del corridoio tirrenico sull’attuale sedime dell’Aurelia, con il suo carico di opere d’arte in cemento armato, terrapieni e svincoli. Che avrebbero rappresentato una barriera insormontabile per le acque dei fiumi esondati».
«La Sat deve prendere atto di tutto questo, ma soprattutto dovranno fare scelte conseguenti sia il Cipe che il nuovo Governo che s’insedierà all’inizio di marzo. Ce lo aspettiamo, perché siamo convinti che si tratti di una valutazione basata sul buon senso, prima che su altri tipi di valutazioni.
Nei prossimi giorni, come Provincia ci faremo carico di riproporre il tema sia con la società concessionaria, che con i livelli istituzionali competenti. Convinti di interpretare le aspettative delle nostre comunità lungo la costa».