GROSSETO – Non ha fatto in tempo a mettere l’annuncio su un noto sito di compravendita on line che subito è arrivato il primo messaggio.
Il tentativo di truffa ai danni di un grossetano non è però andato a buon fine. «Vendevo auto, e dai messaggi mi è parso subito che qualcosa non andasse» racconta.
Il primo messaggio è stato un vocale. Molto generico. Mi chiamo Lorenzo, e sarei interessato all’acquisto della tua auto. Come foto profilo una rassicurante famigliola: padre madre e un bambino.
Poi nulla per riapparire di domenica. «Scusa ho avuto delle riunioni di lavoro» i messaggi sono andati avanti per un po’, l’uomo sembrava veramente e sinceramente interessato all’acquisto.
Poi la richiesta. Per essere sicuri delle specifiche dell’auto il proprietario avrebbe dovuto inserire la targa su un sito specializzato e scaricare la scheda fornita dal sito così da mandarla all’acquirente.
Peccato che per inserire la targa era necessario iscriversi e pagare 20 euro. Non solo, l’abbonamento si sarebbe rinnovato automaticamente ad ogni aggiornamento.
«Siti da cui è difficile sganciarsi – racconta il grossetano che però non è caduto nella truffa – anche perché cambiano continuamente nome e piattaforma, e ti becchi tutta una serie di rinnovi automatici che ti succhiano soldi».
Probabilmente i truffatori hanno una sorta di allert, che scatta nel momento in cui qualcuno pubblica l’annuncio di un’automobile. Iniziano a mandare messaggi a tappeto, standard, specie i primi, e per la legge dei grandi numeri c’è sempre qualcuno che ci casca. Magari la necessità di vendere l’auto ti fa dire «vabbè, spendo ‘sti 20 euro e poi ne prendo qualche migliaio» una volta inviato il report scaricato dal sito, però, quell’acquirente che pareva tanto interessato sparisce, lasciando il venditore con un pugno di mosche e con un abbonamento difficile da disdire.