GROSSETO – “Non mi basta più fare cose” si intitola così l’incontro organizzato da Banca Tema con il presidente di Codesarrollo Bepi Tonello.
Tonello, grazie al sostegno delle banche di credito cooperativo, porta avanti da oltre 20 anni, in Ecuador, un progetto di microfinanza campesina. Piccoli prestiti a quei contadini a cui nessuno darebbe credito.
Piccole banche, gestite spesso da cooperative di donne, che grazie al sostegno di Codesarrollo e della banche italiane riescono a sostenere le iniziative finanziarie delle piccole comunità in cui insistono.
Tonello, intervistato da Francesco Carri, presidente di Banca Tema e Fabio Becherini direttore di banca Tema, ha raccontato la sua storia e quella di Codesarrollo che è riuscita a cambiare la vita di tanti campesinos in Ecuador.
«Sono arrivato nel 71 a Salinas e la povertà era estrema – racconta Bepi Tonello -. Era il paese più povero dell’Ecuador. La mortalità infantile era altissima, al 45%: praticamente un bambino su due. Ho cercato di trasmettere l’idea che con il risparmio e il lavoro si potessero cambiare le cose. E le cose sono cambiate. Oggi i poveri si stanno organizzando. Prima non avevano tempo di fare formazione, ora lo chiedono. Sono cambiamenti profondi, strutturali. Lo sviluppo si vede nel modo in cui le persone reagiscono davanti ai problemi».
«I 48 milioni in Codesarrollo vengono da queste cooperative. Dagli anni ’70 diamo credito ai contadini. I poveri, nonostante la povertà, pagano sempre, lavorano per ripianare il debito contratto».
«Le cooperative di risparmio e credito sono il motore di sviluppo locale, uno sviluppo che non viene solo dalla finanza. Si, ci sono il risparmio e il credito ma anche magari un caseificio o un salumificio, o ancora un laboratorio per la lavorazione del cacao».
Da anni il progetto è sostenuto da Federcasse, dalla fondazione Tertio Millennio e dalle BCC le Banche di credito coopertivo tra cui Banca Tema.
«Noi siamo un esempio del detto “aiutare i poveri a casa loro” eppure, per fare questo, il sostegno non viene dalla politica ma dalla società civile. Eppure il nord del mondo ha debiti enormi verso il sud del mondo. E questi debiti vanno pagati. Bisogna essere capaci di vedere la povertà estrema» afferma Tonello. «Il vostro aiuto è un piccolo segno che il signore vuole bene a tutti».
«Se il progetto ha raggiunto questi risultati in parte lo deve al Credito cooperativo – conferma Francesco Carri – ma soprattutto lo deve a chi, come Tonello, si è impegnato senza risparmiarsi per tutti questi anni».