GROSSETO – È terminata con un gran successo la prima edizione di “Un uovo per la pace”, l’iniziativa portata avanti da Polisportive giovanili salesiane insieme a molte altre associazioni per donare uova di cioccolato ai bambini delle famiglie più isolate e in difficoltà.
«Una sera, vedendo scorrere in tv alcune immagini tristi e desolanti di quelle che ti toccano dentro e che ti lasciano un senso di impotenza, senti forte il bisogno di fare qualcosa – racconta il presidente del comitato provinciale delle Polisportive giovanili salesiane, Matteo Di Marzo – Così, come nello sport anche nella vita, è importante rialzarsi, cercare di fare la nostra parte che, per piccola essa sia, è fondamentale per aiutare chi si sente finito e abbandonato, facendogli comprendere che c’è sempre qualcuno loro vicino».
«Allora perché non provare a portare un sorriso ai molti bambini della nostra città che vivono in quelle famiglie in forte disagio economico o che sono fuggiti da paesi lontani dove ormai la guerra è diventata una costante quotidiana? – si è chiesto il presidente -. Ma affinché tutto ciò potesse realizzarsi nel migliore dei modi, è stato molto importante il fattivo contributo di alcune delle società affiliate al Pgs, ovvero i Condor 81ers, rappresentata dalla presidente Maira Ottobri e da Claudio Pastorelli, e della Podistica grossetana maremmana rappresentata dal consigliere Alessandro Ginanneschi. Un doveroso riconoscimento va inoltre rivolto al Mosaico del volontariato che, attraverso il presidente Roberto Martinelli, attivando la propria rete di associazioni ha contribuito in modo significativo alla raccolta delle uova».
Grande soddisfazione ha espresso Di Marzo anche per il contributo ricevuto dalle associazioni Pianeta sindacale Carabinieri Psc e Moto Club Granducato Bikers, dalle attività commerciali Euro surgelati Italia Esi e alla casa del Cucito oltre a numerosi privati cittadini.
«È importante sottolineare come, ancora una volta, la cittadinanza grossetana ha risposto in maniera positiva, dimostrandosi attenta e sensibile ai bisogni dei meno fortunati. L’associazione Pgs nasce con lo spirito di perseguire finalità civiche, solidaristiche, di utilità sociale e formative nel rispetto dei principi, delle regole e delle competenze del Coni, delle Federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive associate».
«Come si può leggere nell’articolo 2 dello statuto, lo scopo dell’associazione è quello di concorrere alla progressiva formazione integrale e sociale di ragazzi/e e dei giovani, ispirandosi esplicitamente alla visione cristiana, al sistema preventivo di Don Bosco. Attenta inoltre alle esigenze delle varie tappe dell’età evolutiva, sviluppa programmi di formazione sportiva aperti, differenziati ed inclusivi, in risposta alle esigenze del territorio. Quindi il progetto di attenzione verso il prossimo sviluppato attraverso il dono delle uova, ancorché non esplicitamente contemplato nello statuto,
ben si accosta allo spirito di solidarietà inclusiva essendo stata, questa, un’iniziativa rivolta a tutti i bambini senza distinzione alcuna».
«Mi auguro che simili iniziative possano essere ripetute in futuro – conclude il presidente -, magari anche con il coinvolgimento o il patrocinio delle istituzioni locali e di altre associazioni che vorranno affiliarsi con il Pgs per condividere iniziative e percorsi solidali. Non mi stancherò mai di ringraziare di cuore tutti quanti hanno contribuito in maniera diretta o indiretta per la buona riuscita del progetto»