di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Torna il progetto “Sentinelle della Legalità”. La Fondazione Caponnetto prosegue il percorso legato ai progetti scolastici nel nome della lotta alla mafia. L’incontro si è svolto all’Istituto “Rosmini” e ha visto la partecipazione di alcune classi del Liceo Econ0mico Sociale. L’appuntamento è stato aperto dalle parole di Domenico Bilotta, Responsabile Nazionale Scuola della Fondazione Caponnetto. Nel suo intervento non sono mancati i molti riferimenti storici alle vicende legate alla lotta alla mafia, oltre alcune recriminazioni contro le latitanze istituzionali di fronte alla piaga che ancora affligge il nostro Paese. «La mafia si può combattere e vincere, l’esempio arriva proprio dal grande lavoro svolto da Caponnetto con il suo pool antimafia, composto anche da personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellini – ha detto Bilotta -. Ancora oggi lo Stato è assente, dopo aver tradito i suoi figli e nessuno sta combattendo la mafia, un fenomeno malavitoso che ogni anno gestisce 200 miliardi di euro, 30 dei quali in Toscana. Sono soldi sporchi, riciclati e purtroppo non mancano gli esempi quotidiani».
Numeri e parole che devono far riflettere, a partire dai più giovani. Rivolgendosi a loro Domenico Bilotta ha lanciato una sorta di messaggio: «State attenti, perché la mafia si sta portando via il vostro futuro». Durante l’incontro è stato mostrato anche un video, della durata di 20 minuti, che ha riassunto la storia del pool antimafia e del maxiprocesso. Un pezzo di vita del nostro Paese, contraddistinto purtroppo anche dagli attentati di Capaci e di Via D’Amelio. Il progetto “Sentinelle della Legalità” si estenderà per l’intera durata dell’anno scolastico, sulla base di 4 incontri.