GROSSETO – «Rallenta anche in Maremma la chiusura delle edicole, il cui numero complessivo negli ultimi anni aveva conosciuto un fortissimo ridimensionamento – commenta Confcommercio – La frenata dell’emorragia dei punti vendita esclusiva di carta stampata è certificata dal report 2023 dello Snag-Confcommercio, il sindacato nazionale autonomo dei giornalai che in provincia di Grosseto raccoglie circa 20 edicolanti ed è presieduto da Roberto Cicaloni».
«Il report, realizzato da Format Research per conto di Sang-Confcommercio, è stato presentato a Roma, nella sede nazionale di Confcommercio, in piazza Belli, alla presenza di Andrea Innocenti presidente di Snag Confcommercio; Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg; Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati; Andrea Liso, amministratore delegato m-dis Distribuzione media Spa; Gabriella Giorgi, distributore locale di Firenze».
I dati a disposizione dello Snag si fermano al livello regionale, non offrono dunque elementi di dettaglio sul livello provinciale. Tuttavia è stato precisato che per la metodologia di analisi utilizzata i trend rilevati con i macro-dati della ricerca sono applicabili e replicabili anche ai singoli territori.
«Il report evidenzia che in Toscana sono al momento attivi 1922 punti vendita di giornali e periodici a stampa: 996 ‘puri’, cioè che vendono esclusivamente giornali e periodici; 926 ‘misti’ ovvero che vendono anche altra tipologia di prodotti. Tra il 2021 e il 2022 si è registrata una contrazione del 3,5% del numero dei punti vendita, ma il trend negativo si è fortemente attenuato rispetto agli ultimi anni (-13,3% nel periodo 2018-2019 e -6,5% tra il 2020 e il 2021) anche grazie alle misure di sostegno al settore che hanno ridotto l’emorragia di imprese e che secondo Snag-Confcommercio vanno pertanto confermate e incrementate. Infatti, è forte il rischio desertificazione in molti comuni soprattutto laddove è più fragile, esigua o addirittura inesistente la presenza di punti vendita: il 25% dei comuni italiani non ha un’edicola mentre il 30% (circa 2mila e 500 comuni) ha solo una rivendita».
«Le misure di sostegno varate in questi anni e ulteriormente rafforzate dal Governo con il bonus edicola 2022 stanno funzionando – commentano dall’area sindacale di Confcommercio Grosseto – Ci auguriamo che Esecutivo e Parlamento confermino e rafforzino anche per il 2023 questi strumenti che sono fondamentali per tutta la filiera della stampa ma soprattutto per garantire l’accesso alla carta stampata di tutti i cittadini».