di Lorenzo Falconi
GROSSETO โ Niente tavolo regionale. Lโappuntamento previsto per domani a Firenze, alle 12, รจ saltato. Dovevano prendervi parte lโassessore regionale Gianfranco Simoncini, le Rsu aziendali, i rappresentanti delle istituzioni, le organizzazioni sindacali e, ovviamente, la proprietร di Abbigliamento Grosseto. Eโ proprio questโultima a chiedere lo spostamento dellโincontro in una nota a firma della manager Benedetta Bertellini (nella foto). โChiediamo che lโincontro in programma domani a Firenze venga rinviato, sarร lโassessore Simoncini a stabilire quando. Abbiamo necessitร non prorogabili di perfezionare la trattativa commerciale con un importante cliente americano in visita allโaziendaโ, questo in sintesi, il contenuto dellโe-mail che di fatto rinvia tutto a data da destinarsi, secondo una strategia giร anticipata dai lavoratori dellโazienda stessa e giร vista in passato.
Di fatto lโappuntamento del 4 dicembre serviva a fare il punto sulla situazione, a piรน di un mese di distanza dallโultimo tavolo regionale, in cui erano state richieste garanzie e fatti concreti ai vertici aziendali. Secondo la proprietร il rinvio servirebbe a portare a Firenze proprio quella concretezza che finora รจ mancata, in virtรน di un eventuale nuovo cliente che significa lavoro per lโazienda di abbigliamento e quindi liquiditร . Secondo le Rsu e gran parte delle dipendenti invece, รจ il solito vecchio sistema per prendere tempo e rimandare un verdetto da tutti molto temuto. Non รจ un caso che, in unโassemblea in grado di riunire le tre sigle sindacali, sia emersa la volontร di indire una sorta di ultimatum, a cui far seguire uno sciopero. In pratica alla proprietร verrebbe chiesto di saldare la rimanente parte della mensilitร di settembre e tutta quella di ottobre, entro venerdรฌ 7 dicembre. Arretrati che lโazienda deve a i propri lavoratori. Se ciรฒ non avverrร , scatterร lo sciopero, previsto per lunedรฌ 10 dicembre. Una situazione, quella dellโazienda Abbigliamento Grosseto, che ciclicamente si ripete ormai da molti mesi, tra lo scoraggiamento e lโesasperazione dei dipendenti. In ballo ci sono 234 posti di lavoro.