Il candidato di Sel, Psi, Verdi e Gente Comune: «allargamento del Cda con l’ingresso di un rappresentante istituzionale del comune»
Gavorrano – Anche Massimo Borghi (foto in basso) vuole Gavorrano “dentro” al Parco. Il candidato sindaco di Sel, Socialisti, Verdi e Comitato Gente Comune presenta la sua proposta per l’allargamento del comitato di gestione e l’ingresso di un rappresentante istituzionale di Gavorrano.
«Condivido – scrive Massimo Borghi – la richiesta di un allargamento del CDA con l’ingresso di un rappresentante istituzionale del comune di Gavorrano, ma con la conditio sine qua non, che vengano aboliti tutti i compensi che ad oggi sono percepiti, privilegiando veramente lo spirito di appartenenza e rappresentanza del territorio».
Una proposta, quella di Borghi, che arriva come risposta all’idea lanciata da Alessandro Baldasserini , uomo comunicazione dell’era Hubert Corsi, e raccolta già da Paolo Balloni: il candidato di “Gavorrano Democratica” aveva parlato di un comitato composto da sei membri più uno in rappresetanza di Gavorrano. Una proposta che per Borghi arriverebbe proprio da chi tentò di evitare che il comune fosse rappresentato quando lui ricopriva la carica di sindaco.
Un retroscena da “complotto” che Borghi svela senza risparmiare critiche al Partito Democratico e ai suoi avversari di campagna elettorale. «Tale proposta – si legge nella nota di Borghi – giunge proprio da chi, precisamente nella seconda settimana del giugno scorso, si riunì presso le stanze della Casa del Popolo di Bagno, per impedire al sottoscritto, allora sindaco di Gavorrano, di farne parte, come logica invece avrebbe voluto.Infatti, i miei attuali concorrenti candidati, Balloni e Mondei, insieme a Remi ed ai coraggiosissimi altri otto consiglieri, con il loro gruppo dirigente, decisero come ordine del giorno, di evitare rigorosamente che l’allora sindaco del comune di Gavorrano entrasse a far parte del CDA del Parco, privilegiando scelte di partito piuttosto che scelte logiche e dovute. In conseguenza di questa decisione, non mi rimase altro che battermi per far rimanere almeno la sede del Parco a Gavorrano, obiettivo poi raggiunto».