GROSSETO – Sono molte le iniziative che si sono svolte a Grosseto nel giorno della Memoria. L’Anpi si è riunita di fronte al palazzo comunale di Grosseto, in piazza dante, mentre in Prefettura si è ricordato un soldato deportato nei campi di lavoro in Germania. Ecco alcune voci istituzionali e politiche sul significato di questa giornata.
Francesco Limatola: Il presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola, è intervenuto alle iniziative della Giornata della Memoria che si sono svolte nel capoluogo. Prima ha preso parte alla commemorazione istituzionale in piazza Dante Alighieri, davanti alle pietre d’inciampo, organizzata dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (Isgrec) e dall’Anpi provinciale “Norma Parenti”, per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Poi ha partecipato alla cerimonia in Prefettura, per la consegna della medaglia d’onore ai familiari di Alfredo Carlitto, vissuto a Monte Argentario. Alfredo è uno dei 600mila internati militari italiani, soldati che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si rifiutarono di combattere con l’esercito tedesco, pagando questa scelta con la prigionia in Germania in condizioni di vita disumane.
“E’ fondamentale celebrare questa Giornata – afferma Francesco Limatola – portando avanti un impegno collettivo per ricordare cosa sia stato l’olocausto anche alle nuove generazioni, perché come afferma la senatrice Liliana Segre “dobbiamo combattere l’indifferenza grazie alla quale i fantasmi del passato possono rialzare la testa”. La memoria custodita e tramandata è l’antidoto contro questi fantasmi. Questa giornata è l’occasione per conoscere il passato, nella consapevolezza che la storia è maestra di vita se ne cogliamo le implicazioni sul presente.”
Fabrizio Rossi: “Lo Stato italiano riconosce nel giorno del 27 gennaio di ogni anno il “Giorno della Memoria”. Una data importante per riflettere tutti sulle orribilità dell’Olocausto e dello sterminio del popolo ebraico e non solo. Prigionia, morte, persecuzioni, deportazioni, da qualunque parte si guardino non debbono più accadere”.
“In questo giorno è importante ricordare, come ha detto anche la nostra leader Giorgia Meloni: A quali orrori può portare la fede cieca e incondizionata in una ideologia. La stessa che ritroviamo oggi nei terroristi islamici. Il vero antidoto a queste derive è da sempre la ragione e la libertà. Difendiamole come il nostro bene più importante”, conclude il deputato e coordinatore regionale di Fratelli Toscana, onorevole Fabrizio Rossi.
“L’esperienza del Treno della Memoria ripartirà il prossimo anno”. Ad annunciare il ritorno per la tredicesima edizione dell’iniziativa che ha visto la Toscana come prima Regione ad organizzarla è il presidente Eugenio Giani, in occasione del Meeting con le scuole che si è svolto questa mattina, nel Giorno della Memoria, al Cinema La Compagnia di Firenze.
“Il Covid ha purtroppo turbato i nostri piani, ma dall’anno prossimo torneremo ad organizzare il viaggio con gli studenti come abbiamo sempre cercato di fare”, ha sottolineato Giani che ha spiegato come “Il Treno della Memoria necessita di un’organizzazione e una programmazione di almeno 7-8 mesi e lo scorso anno vivevamo ancora una una situazione di incertezza riguardo all’andamento della pandemia”.