CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Il ricordo di Mario Riva ovvero Mario Buonavolontà, è legato alla trasmissione di grande successo in onda tra il 1957 e il 1960, Il Musichiere. Chi non aveva il televisore si organizzava per vederla in casa di parenti o amici o, più spesso, nei bar.
Il bar diventava non solo il luogo di aggregazione di uomini riuniti per giocare a carte e bere qualche bicchiere fumando una sigaretta dietro l’altra ma anche il ritrovo di intere famiglie. Queste si incontravano in occasione di trasmissioni televisive in voga al momento e spesso si portavano dietro le sedie.
Il barista accettava di buon grado quelle invasioni di famiglie con al seguito bambini perché il vantaggio era duplice. Infatti da un lato, durante le trasmissioni, gli avventori consumavano di più per accontentare le voglie dei più piccoli con caramelle e dolciumi, e dall’altro perché la tv funzionava con l’introduzione di monete che assicuravano il recupero dei costi sostenuti.
In pratica prima dell’inizio si procedeva ad una raccolta fondi tale da poter assicurare il collegamento per tutta la durata della trasmissione.
All’ora prevista il barista toglieva il gonnellino di stoffa all’apparecchio televisivo, lo accendeva e inseriva la moneta; il gioco era fatto. Lo schermo in bianco e nero passava dalla “neve” alle immagini.
Con il Musichiere ognuno si cimentava per riconoscere il motivetto e via far tifo per il concorrente preferito. Erano due ore di felicità collettiva. Poi i babbi riprendevano le sedie e si tornava a casa commentando la serata e “magnificando” la maestria e la simpatia di Mario Riva, mentre i bambini si addormentavano tra le braccia delle mamme.