GROSSETO – Frena l’inflazione energetica ed alimentare e nel mese di novembre in Toscana, ma non in Maremma, dove il livello medio dei prezzi di energia elettrica, gas e altri combustibili e così di pane, pasta, latte, carne, frutta ed ortaggi è il più alto tra tutte le province ed anche della media regionale.
L’inflazione energetica si è stabilizzata a novembre al 145,9% contro una media regionale di 137,8% mentre quella che misura il livello dei prezzi dei beni alimentari al 16,2% contro una media regionale del 14%. Il risultato è, che per fare la spesa, le famiglie maremmane spenderanno 910 euro in più all’anno, 236 euro in più rispetto alla media regionale.
A dirlo è Coldiretti Grosseto sulla base dei dati Istat relativi al mese di novembre all’indomani dell’annuncio da parte di Arera di una riduzione del prezzo dell’energia elettrica del 19,5% nel primo trimestre del 2023. “La spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie già stremati da un anno di rincari senza precedenti. Si tratta di incrementi che hanno condizionato inevitabilmente la capacità di spesa e che hanno aggravato la situazione economica di molti nuclei in una regione dove 22 famiglie su 100 non riescono a far fronte a spese impreviste”.
L’inflazione ha costretto molti toscani, 8 su 10 (81%), a prendere l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, evitando di farsi guidare troppo dalla molteplicità di stimoli che sono attivati nei punti vendita. Cambiano anche i luoghi della spesa con il 72% dei toscani che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione secondo l’analisi Coldiretti/Censis. Per difendersi i toscani infatti – sottolinea Coldiretti Grosseto – vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – precisa Coldiretti Grosseto – si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa.
L’aumento delle bollette pesa anche sulle aziende agricole la cui sopravvivenza è sempre più in pericolo. Secondo il Crea il 13% è infatti a rischio chiusura. “Il costo dell’energia – continua Coldiretti Grosseto – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione”.
L’inflazione novembre in Maremma
Area | energia elettrica, gas e altri combustibili
|
Inflazione alimentare |
Toscana | 137,8% (-6%) | 14% |
GROSSETO | 145,9% | 16,2% (-2,5%) |
ITALIA | 130,1% (-3,6%) | 13,7% |