GROSSETO – I numeri parlano chiaro. Dopo quella di Roma, la Maratona di Firenze è quella più partecipata. Se i podisti nella fatica di correre i 42.195 metri ricercano nella bellezza della location un’ulteriore motivazione, le nostre storiche città offrono ai partecipanti incredibili sensazioni. Sfilare, correndo, Palazzo Pitti, Piazza della Signoria, il sontuoso Duomo e concludere la performance in Piazza Santa Croce al cospetto della Basilica ed ai piedi di Dante Alighieri e di fronte a migliaia di persone, è un’emozione forte. La 29^ edizione della Maratona di Firenze ha richiamato circa 10.000 podisti da tutta Europa e diversi atleti del Triathlon Grosseto A.S.D. si sono cimentati nella gara regina, la più ambita ma estenuante distanza da percorre.
Dario Rosini, Stefano Senesi e Giuseppe Todde hanno positivamente esordito e conquistato il titolo di Maratoneta. Comunque la si affronti, qualunque sia il risultato, portare a termine la Maratona è un risultato eccezionale ed il ricordo rimane indelebile nel tempo ed il trio di esordienti in primis e gli altri del Triathlon Grosseto A.S.D., di questo,sono enormemente soddisfatti. David Bausani è sempre l’atleta più performante: non migliora il suo personale, ma ottiene un validissimo 3h13’13”. Guido Petrucci corre una gara perfetta e si migliora di 3′: 3h20’12”; esordisce in modo invidiabile Dario Rosini che per soli 15″ non abbatte il muro psicologico delle 3h30′. Anche Paolo Tontoranelli riesce a migliorare il suo best time di 1′: 3h33’59”. Stefano Senesi esordisce nella 42 Km strappando un tempo validissimo se si pensa che era partito per fare solo 30 km: ma l’appetito vien mangiando e con grande fatica e caparbietà conclude la gara portando a casa il tempo di 3h48’10”. Identica gara per Alessandro Cezza che accompagna dalla partenza fino al traguardo Senesi nell’avventura. Altro positivo esordio per Giuseppe Todde malgrado sfiduciato a causa di problemi muscolari, conclude in 3h54’25”. A chiudere il drappello di atleti del Triathlon Grosseto A.S.D. Massimo De Masi che partecipa alla Maratona senza mirare alla prestazione, ma solo al divertimento decoubertiniano: 4h00’08”.