FIRENZE – “Dopo la sanità, le infrastrutture, la modernizzazione dei collegamenti stradali, ferroviari, aeroportuali, portuali rappresentano per la Regione Toscana il secondo elemento di impegno di risorse e di strategia perché riteniamo che questa Regione che è pur ben collegata ha bisogno di andare avanti con le opere infrastrutturali e, con la portata degli investimenti che facciamo, mi aspetto il massimo dell’efficienza nel trasporto pubblico per i cittadini sia su ferro che su gomma. Lo dico pensando ai disagi dei pendolari, intollerabili”.
A dirlo il presidente Eugenio Giani durante la mattinata dedicata al monitoraggio del Piano integrato infrastrutture e mobilità, l’iniziativa di presentazione di risultati e progetti nei vari settori, organizzata dalla Regione Toscana che si è tenuta a Firenze al Cinema La Compagnia.
I lavori sono stati aperti dall’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli seguito da Enrico Becattini, direttore della direzione mobilità e infrastrutture della Regione che ha svolto la relazione tecnica.
Giani ha poi fatto un passaggio sul Pnrr e Alta velocità : “Il governo – ha aggiunto- ha deciso di investire nel tratto della ferrovia adriatica ma di non farla prioritariamente lungo la dorsale tirrenica che collega la nostra costa a Roma, Genova, Liguria, Piemonte, Francia e tutto il nord ovest dell’Europa. Abbiamo bisogno di colmare un gap e io apprezzo le parole del ministro Salvini spese stamani qui; parole di operatività e di azione. Auspico un lavoro di squadra per realizzare gli aeroporti e le grandi opere. A Firenze ad esempio la pista declinata e a Pisa la ristrutturazione completa del sistema di accoglienza attraverso la nuova aerostazione. Sono contento del riavvio dei lavori dell’Alta Velocità e della Darsena Europa che proprio nei prossimi giorni prenderà il via con la posa della prima pietra portando il pescaggio del porto di Livorno da 12 a 20 metri. Penso anche ai collegamenti della toscana diffusa, la tratta che da Pistoia porta il treno a più binari fino a Montecatini, Lucca; l’elettrificazione della Firenze- Empoli- Siena con il raddoppio della Empoli Granaiolo e le prospettive che si aprono con Autostrade e che possono portare la terza corsia fra Firenze Prato e Pistoia”.
Per l’assessore Baccelli: “il Priim ci consente di fare il punto dello stato dell’arte complessivo delle infrastrutture della mobilità. In estrema sintesi – ha aggiunto – ci dice che la Regione Toscana è infrastrutturata in media come l’Europa ma non ancora all’altezza dei paesi del nord europei più dinamici. Il Pnrr ci è di aiuto perché sono ci sono oltre 837milioni di euro destinati a porti, tramvie, ferrovie, rinnovo bus e materiale rotabile. Gli investimenti sono tanti- ha specificato Baccelli- , in particolare penso alla cura del ferro , al nuovo accordo con rete ferroviaria italiana che prevede generosi investimenti sulla rete ferroviaria italiana, al nuovo contratto con At toscane. Il tpl è quello su gomma, ma anche quello su treno. Vogliamo andare avanti con una mobilità pubblica che sia sempre più efficiente che raggiunga , grazie all’intermodalità, la Toscana diffusa e quindi anche quelle aree più marginali e periferiche; nei grandi centri urbani c’è la necessità di decongestionare e dare più elasticità alla mobilità pubblica grazie al sistema tranviario. Vogliamo che le grandi opere che non sono attuate da Regione Toscana ma da Rfi o Autostrade o Anas, che sono state commissariate procedano. Abbiamo bisogno che gli stakeholder nazionali, queste grandi agenzie, facciamo passai avanti per la realizzarle”.
La giornata si è sviluppata anche con una tavola rotonda sul tema delle infrastrutture come motore di ripresa a cui ha partecipato anche l’assessore all’economia Leonardo Marras. “Le infrastrutture – ha aggiunto Marras – sono decisive in questa fase di stagnazione: il fatto che ci sia una ripresa degli investimenti pubblici è fondamentale per vedere di sbloccare il grande risparmio privato. Veniamo dal 2008, da una fase in cui l’austerità ha limitato fortemente gli investimenti pubblici, e oggi nelle condizioni in cui siamo, col Covid, le guerre, le conseguenze che ci sono, solo lo Stato può mettere risorse a disposizione del sistema perché nel medio periodo diventino anche volano di occupazione, ma soprattutto perché ci portino in uno stadio superiore, quello che ci consente di avviare un nuovo ciclo produttivo capace di restituire la crescita. Mi pare che è la Toscana sia stata pronta nella presentazione dei progetti, soprattutto quelli legati al recupero e alla qualità ambientale in termini di mobilità sostenibile, di qualità e di tenuta del territorio, e in termini di digitalizzazione, che sono elementi essenziali per guidare la lotta al cambiamento climatico e una nuova fase di sviluppo incentrata sulla sostenibilità”.
Alla tavola rotonda ha partecipato il vice presidente di Ance Vincenzo Di Nardo, l’onorevole Marco Simiani, componente della commissione ambiente territorio della Camera, il direttore della direzione competitività territoriale della Toscana Paolo Ernesto Tedeschi. All’iniziativa è intervenuto da remoto anche il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.