GROSSETO – “Maremma che Ciccia” il meatblog del butcher maremmano Andrea Laganga passa il testimone e diventa “Parola del Butcher, la firma che ha siglato finora la chiusura di ogni intervento.
“Parola del Butcher” diventa il nuovo blog che non si ferma alla territorialità e alle tradizioni, fondamenta solide che hanno portato “Maremma che Ciccia” fin qui e si apre a tutto il comparto “Meat” facendosi carico anche di altri contenuti a più ampio raggio andando ad occuparsi di società, cultura e innovazione del mondo food, di ricette di una volta fino alla magia del mondo BBQ.
“Maremma che Ciccia” chiude il suo ciclo di vita e il 2022 con un +35% di visualizzazioni oltre ogni più rosea aspettativa. Oltre 93000 visitatori con oltre 116mila visualizzazioni e quasi 5milioni di accessi in un anno, numeri importanti per un blog sulla ‘carne’ nato più di sei anni fa a carattere molto territoriale quasi per gioco con il semplice sfizio di cercare di raccontare il giusto che stava dietro una professione come quella del macellaio spesso travisata nell’immaginario collettivo.
“Maremma che Ciccia” in questi anni era diventato uno dei punti di riferimento del settore MEAT crescendo e ampliando il suo racconto dalle macellerie e dalla professione del macellaio del territorio a tutto il settore e alla attualità in cui si trova immerso. Crescendo sia in numeri che contenuti, il suo ideatore il Butcher Andrea Laganga, ha deciso di interpretare così il cambiamento con un nuovo nome cogliendo l’evoluzione fatta di anni, chilometri ed esperienze a tutto tondo nella filiera carni.
Il nuovo blog “Parola del Butcher” infatti continuerà il percorso tracciato di innovazione andando a condividere con i suoi lettori la prova di nuovi prodotti, le curiosità d’oltreoceano aggiornando con le ultime news senza dimenticarsi di entrare costantemente negli allevamenti e di parlare del nostro bel pianeta da difendere e del territorio.
“Un regalo di natale inaspettato – racconta Andrea Laganga, ideatore e firma di Maremma Che Ciccia, ora alias Parola del Butcher -. Abbiamo sempre lavorato con alacrità ma io stesso non credevo ai numeri generati. Per me Maremma che Ciccia era un gioco in cui rifugiarmi e con cui raggiungere mete lontane dalla mia quotidianità rimanendo nei miei confini di comfort-zone. Non avrei mai creduto di andare invece così lontano. E quando ho realizzato la responsabilità di cui mi ero investito, il gioco si è fatto serio ed è diventato un’identità a sé stante. Sono sempre io che porto umilmente la mia opinione ma con una connotazione più forte con l’intenzione di far riflettere, far conoscere ma rimanere sempre me stesso: un macellaio prima di tutto! Parole del Butcher!”
“Parola del Butcher” sarà ancora di più un luogo di incontro per chi ama la carne in ogni sua forma nel rispetto di mode, tendenze, usi e credi. Nessuna forzatura e nessuna pietà: il racconto di un mondo e di una professione antica che sono parte integrante di ogni comunità degne di essere raccontate e ascoltate, non solo demonizzate. www.paroladelbutcher.it