FIRENZE – La messa in sicurezza del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico delle aree della Toscana colpite dalle alluvioni potrà contare su 7,5 milioni di risorse, provenienti dalle ultime due annualità del Fondo europeo di sviluppo regionale. Alla luce della grave emergenza in atto, l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini ha informato il Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), acquisendone il parere favorevole, della decisione della giunta di utilizzare a questo scopo le risorse originariamente destinate al fondo di solidarietà per il terremoto.
La giunta, nella seduta di lunedì, approverà una delibera che consentirà la nuova destinazione delle risorse sulla linea del Programma dedicata agli interventi per la messa in sicurezza idraulica. Il Comitato di sorveglianza si è riunito oggi alla Fortezza da Basso, a Firenze, per fare il punto sullo stato di avanzamento del programma.
«La possibilità di dare una nuova destinazione a queste risorse – spiega l’assessore Simoncini – è per noi vitale in questa gravissima fase congiunturale, per fare fronte ai problemi più acuti e far ripartire l’economia nelle zone colpite, ma anche per mettere in cantiere, il prima possibile, una serie di interventi di natura strutturale a fronte di danni che a una prima stima ammontano a circa 500 milioni di euro».
L’assessore ha colto l’occasione per ribadire come il Fesr, ancora una volta, si conferma una leva fondamentale per lo sviluppo della Toscana. «Uno strumento che ci ha consentito, con successive rimodulazioni, di dare un sostegno forte al mondo produttivo investito dalla crisi economica peggiore degli ultimi decenni e a favorire, anche in tempi di restrizioni della spesa, i processi di innovazione, ricerca e sviluppo, il trasferimento tecnologico, l’ingegneria finanziaria per l’accesso al credito, tutti fattori determinanti per gettare le basi di una ripresa. A questi si affiancano, anch’essi frutto delle ultime modifiche che hanno consentito di spostare risorse là dove più servono, gli interventi per la messa in sicurezza del territorio, per le prevenzione del rischio idrogeologico e antisismico, la messa in sicurezza di scuole e edifici pubblici».
L’andamento del programma è buono, confermando la capacità della Toscana di spendere utilmente le ingenti risorse messe a disposizione dal Fesr che, come noto, sono per i sette anni del Por, 1.127 milioni di euro. Di questi, al 31 ottobre 2012 ne erano stati impegnati 854,1 (pari al 76%) e spesi 434,3 (pari al 39%). La spesa pubblica certificata ammontava a 389,9 milioni, dei quali 121,1 provenienti dal Fesr. L’obiettivo fissato al 31 ottobre è stato pienamente conseguito, con oltre 40 milioni di euro certificati (rispetto ai 28,3 previsti), ai quali corrispondono circa 134 milioni di spesa pubblica aggiuntiva.
Un focus è stato dedicato ai Piani integrati urbani di sviluppo (piuss), nell’ambito dei quali sono stati attivati 115 progetti. A fronte di un costo totale ammissibile di 230,4 Meuro, gli impegni ammontano a 144,3 milioni di euro, (pari al 63%) mentre i pagamenti ammontano a 41,8 milioni (pari al 18%).