GROSSETO – «Non siamo padroni dei voti delle persone che ci hanno votato» Così Davide Buzzetti (nella foto a destra) e Michele Fabianelli, rispettivamente coordinatore provinciale e comunale di Sel Grosseto, intervengono all’indomani del primo turno delle primarie. «Non abbiamo la pretesa di indicare come votare al ballottaggio – proseguono -, vogliamo però provare a ragionare, perché quello che andremo ad eleggere domenica sarà il candidato di tutto il centrosinistra e non sarà indifferente se vincerà l’uno o l’altro. Andremo perciò a votare per scegliere, perché c’è sempre una differenza, c’è sempre un motivo per andare e votare.»
«Renzi è riuscito ad essere il punto di riferimento di una volontà di cambiamento ma a nostro avviso rischia di essere un cavallo di Troia – continua Sel -, la sua ricetta contro la crisi assomiglia troppo a quella del governo Monti, guarda troppo alla grande finanza e decisamente poco ai giovani e ai problemi del lavoro. Nonostante ciò è un candidato da non buttare, pone la seria questione del rinnovamento della classe dirigente del centrosinistra, un rinnovamento che va perseguito a prescindere dal sindaco di Firenze che però sino ad oggi a nostro avviso ha portato avanti una battaglia forse più personale che generazionale.»
«Bersani è una persona perbene che si sta relazionando in maniera positiva con la sinistra della coalizione – continuano -, ci aspettiamo da lui impegni importanti per l’Italia di domani, impegni per un’uscita dalla crisi che rilanci i consumi e quindi ridia fiato alle famiglie, impegni per la scuola pubblica e per i diritti, ci aspettiamo che sappia rendersi indipendente dall’apparato di partito che rischia oggi di essere una zavorra al vero cambiamento, se saprà fare tutto ciò – concludono -, se ci farà sentire quel profumo di sinistra noi domenica andremo a votarlo.»