GAVORRANO – Il Gruppo Consiliare Centrodestra Gavorrano nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione al sindaco Biondi «per ricevere chiarimenti in merito allo stato di salute del Bio Distretto Colline della Pia, costituitosi circa 18 mesi fa e la cui presidenza è affidata ad Enzo Tonini, zio dell’assessore Daniele Tonini». Inizia così la nota del centrodestra.
«Dalla sua costituzione del marzo 2021 ad oggi – si legge ancora nella nota del centrodestra – pare che il progetto viva una situazione di stallo, o addirittura di regresso. All’atto della costituzione risultavano aderire 14 aziende agricole, con circa 1.400 ettari di superficie coltivata. Nei mesi successivi aderivano altre imprese (19 in totale), per poi giungere alla fase della vera e propria richiesta di riconoscimento del Bio Distretto alla Regione Toscana, ai sensi della Legge Regionale n. 51/2019. A quel punto le aziende sono drasticamente scese, come è scesa la superficie coltivata, con certificazione biologica, all’interno del Distretto: nemmeno 700 ettari (dimezzata)».
«Come non bastasse, circa due mesi fa il Bio Distretto ha partecipato ad un bando a valere sul PSR 2014-2022, sottomisura 19.2 “Progetti di Rigenerazione delle Comunità”. Bando al quale il Bio Distretto della Pia si è classificato decimo su quattordici progetti presentati in Provincia di Grosseto, risultando non finanziabile».
«Per quanto sopra, abbiamo chiesto al sindaco Biondi di illustrare le criticità che hanno indotto al mancato coinvolgimento di numerose imprese agricole aderenti, di chiarire se il Bio Distretto ha ottenuto, o meno, il riconoscimento della Regione Toscana ai sensi della L.R. 51/2019, di esporre, in fine, le cause che hanno determinato il mancato finanziamento della progettualità proposta dal Bio distretto nell’ambito del Bando PSR».