GROSSETO – “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Il giullare medievale messer Lurinetto ha aperto il Consiglio comunale dedicato alla festa della Toscana con un eloquio sull’articolo 21 della Costituzione, e citazioni da Spinoza a Martin Luther King.
La Festa della Toscana, in cui si ricorda l’abolizione della pena di morte e di tortura stabilita il 30 novembre 1786 dal codice leopoldino, è giunta alla 23esima edizione.
Il Consiglio comunale, che ha visto la presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine, del prefetto, Paola Berardino, del presidente della Camera di commercio Riccardo Breda, ha avuto un’esibizione dal vivo dell’inno d’Italia, cantato e suonato da due agenti in servizio della Polizia municipale Cinzia Massetti e Romano Alpini.
L’importanza dell’articolo 21 della Costituzione, a cui è dedicata la Festa della Toscana, il valore intrinseco che, dopo tanti anni, ancora non si appanna, è stata sottolineata dal presidente del Consiglio comunale, Fausto Turbanti, e dal sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna.