GROSSETO – “Apprezziamo il lavoro svolto dal Noe di Grosseto che ha dato un contributo significativo alla sicurezza ambientale e della cittadinanza, sequestrando tonnellate di pericolosissimo eternit nel vecchio stabilimento dell’Amba, in stato di abbandono, che si trova in località Rugginosa”. Così Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, plaude l’operazione del Noe di Grosseto, comandato dal capitano Florindo Rosa.
“Eliminare l’eternit è fondamentale, soprattutto quando è in evidente stato di degrado – continua Gentili -, innanzitutto perché si parla di un materiale altamente tossico per la salute delle persone, che occorre smaltire in sicurezza, ma anche perché così facendo tramite la sostituzione dei tetti in eternit con il fotovoltaico ci si ricollega anche al rilancio della Green economy e delle energie rinnovabili che ormai da tempo stiamo cercando di promuovere su tutto il territorio. In tutta Italia sono ancora 34.148 i siti da bonificare per oltre 32 milioni di tonnellate di amianto sparso in tutto il paese. A 20 anni dalla sua messa al bando l’amianto continua a causare oltre 2mila vittime all’anno. Anche qua in Maremma occorre fare un censimento per capire com’è la situazione nella provincia di Grosseto e bonificare immediatamente tutte le aree a maggiore rischio, con amianto in evidente stato di disfacimento”.
Legambiente continua la sua campagna di sensibilizzazione di “Sentinelle per l’ambiente”, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Legambiente, Fiab Grossetociclabile e Uisp, che ha l’obiettivo di raccogliere le segnalazioni dei cittadini e girarle agli organi preposti. Per segnalare la presenza di eternit basta scrivere a sosambiente@festambiente.it.