GAVORRANO – Il polo scolastico di Bagno di Gavorrano cambia completamente volto. Grazie ai finanziamenti del Pnrr, di oltre 1 milione e 270mila euro, nel plesso della scuola primaria di Bagno di Gavorrano nasceranno la nuova palestra e la mensa.
Un’alberatura esterna, corridoi di collegamento fra le strutture con pensiline finemente progettati, un orto didattico, l’area didattica all’aperto e punti di raccolta delle acque piovane, completano il progetto di realizzazione delle due strutture all’insegna della sostenibilità.
Il progetto è stato presentato questa mattina dal sindaco Andrea Biondi; l’assessore ai lavori pubblici Daniele Tonini; il responsabile dell’area comunale Governo del territorio, l’architetto Giampaolo Romagnoli e il progettista, l’architetto David Fantini.
Il cronoprogramma prevede l’affidamento dei lavori entro il 31 marzo 2023. La realizzazione dell’intera opera, con inizio lavori entro il 2023, avrà una durata di circa 6/8 mesi.
«Siamo veramente soddisfatti – afferma il sindaco Biondi – di aver portato a casa questo ottimo risultato, per niente scontato. Il progetto è uno, ma diviso in due parti perché soggetto a due bandi e di conseguenza anche a due finanziamenti. Devo dire che è stato svolto un ottimo lavoro dagli uffici comunali e quindi la soddisfazione è doppia: sia professionale che politica».
«Per la realizzazione della palestra – spiega nel dettaglio l’architetto Romagnoli – il Comune si è aggiudicato un finanziamento di 721mila euro dal bando Infrastrutture e sport. 553mila euro per la mensa arrivano invece dal bando per l’ampliamento dell’orario scolastico. È stato un lavoro complesso – aggiunge – perché si tratta di progettazioni, affidamenti, e rendiconti differenti».
Un progetto innovativo, quindi, capace di produrre un salto di qualità rilevante per i servizi scolastici offerti, un progetto sostenibile e attento ai consumi energetici oltre la qualità degli spazi interni ed esterni, andando anche a riqualificare fortemente l’attuale edificio che ospita la scuola primaria.
«L’obiettivo – spiega l’architetto Fantini – è costruire edifici che consumano sempre meno energia e questo è stato il filo conduttore durante la progettazione. Ad esempio abbiamo collegato i due nuovi manufatti con gli ingressi delle strutture esistenti tramite pensiline e porticati con uno sguardo all’ambiente. Oltre al giardino degli aromi o l’orto didattico, ci sanno anche dei bacini di bio-ritenzione. Si tratti di giardini con ghiaia e piante che favorisco il deflusso delle acque piovane.»