GROSSETO – Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un fenomeno che purtroppo fa parte della cronaca quotidiana e non accenna a diminuire. Sono tante le iniziative in Maremma per dire “no” alla violenza. Qui trovate la guida a tutti gli eventi in programma.
L’articolo è in continuo aggiornamento.
ARCIDOSSO
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, designando il 25 novembre come data della ricorrenza e invitando a tal fine i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare in questo giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.
Nella risoluzione ONU 54/134 del 17 dicembre 1999 viene precisato che si intende per violenza contro le donne “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”. La violenza contro le donne è a tutti gli effetti una violazione dei diritti umani.
In molti Paesi, come l’Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.
L’Amministrazione Comunale di Arcidosso, come ogni anno, aderisce alla Giornata di sensibilizzazione e poiché questo tema è strettamente legato alla cultura del diritto e considerando che la libertà delle donne è un percorso che si costruisce ogni giorno, si è ritenuto opportuno unire tale celebrazione con quella della Festa della Toscana, che ricorre il 30 novembre, ricordando come il Granducato di Toscana sia stato il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e la tortura, con la promulgazione della Riforma Penale del 30 novembre 1786.
L’impegno dell’Amministrazione su questi temi si manifesterà quindi Mercoledì 30 novembre quando alle ore 16.00 sarà inaugurato presso il Palazzo Comunale (2°piano) il “Punto antiviolenza Amiata” del Centro Antiviolenza Olympia de Gauges, in cui le operatrici, con adeguata formazione ed esperienza maturata in anni di ascolto e formazione, accolgono e sostengono le donne e i loro figli e figlie.
CAPALBIO
Al via il seminario per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Venerdì 25 novembre, alle ore 16, si terrà alla biblioteca “La Piccola” di Capalbio l’incontro “Noi donne”, promosso dalla commissione Pari opportunità.
“Prosegue il lavoro – commentano Gianfranco Chelini, sindaco di Capalbio, e Patrizia Puccini, assessore con delega alle Pari opportunità – della commissione. L’incentivazione delle pari opportunità e il contrasto della violenza di genere passano necessariamente anche dal dialogo e dalla promozione dell’uguaglianza. Ringraziamo tutti i membri della commissione che ancora una volta si dimostrano coesi e uniti per una battaglia comune”. Al seminario interverrà Doriana Melosini.
“L’obiettivo condiviso – dichiara Stefania Rosca, presidente della commissione Pari opportunità – dev’essere quello di promuovere un cambiamento radicale e un futuro migliore per tutte le donne. Per questa ragione, la nostra commissione collabora con grande impegno ogni giorno, non solo il 25 novembre, promuovendo eventi e sinergie volte a incentivare le pari opportunità”.
CASTEL DEL PIANO
Si chiude l’esposizione amiatina delle opere dell’artista Anarkikka nella giornata più simbolica dell’anno per la lotta contro le discriminazioni: il 25 novembre, internazionalmente dedicato al contrasto alla violenza sulle donne.
Le Brigitte, ovvero il gruppo di donne che hanno organizzato la mostra prima ad Arcidosso e poi a Castel del Piano, raccontano le reazioni ed invitano all’evento finale: “La presentazione del libro ‘Smettetela di farci la festa’ con Stefania (Stefania Spanò, in arte Anarkikka, l’autrice) è stata un successo, c’è stata una bella partecipazione e le persone erano attratte, curiose. Al negozio Coop l’approccio è stato diverso, perché è un ambiente in cui non ti aspetti di trovare una mostra, ma ha suscitato ugualmente interesse. L’invito adesso è per venerdì 25: alle 18 ci sarà una sorpresa, poi saremo tutte al negozio per parlare, incontrarci ed infine fare un piccolo brindisi insieme”.
“In qualche modo un primo piccolo obiettivo lo abbiamo raggiunto – proseguono le organizzatrici – attirare l’attenzione su un tema gigante ed attuale; abbiamo fatto una bella carica di energia per proseguire con i tanti progetti che abbiamo in mente. Alcune persone, già, ci hanno lasciato i contatti per entrare a far parte delle Brigitte attraverso il QR code che trovate alla mostra o sulla nostra pagina facebook: fare rete è fondamentale, il nostro sogno è crescere sempre di più”!
In questa settimana anche Coop Unione Amiatina ha lanciato la campagna per sostenere i centri antiviolenza accreditati che, attraverso sportelli di ascolto, servizi, case rifugio e di seconda accoglienza, ogni giorno mettono al sicuro e aiutano le donne e i loro bambini a uscire dalla spirale della violenza. Si può aderire acquistando il latte parzialmente scremato Coop, per l’occasione, vestito di rosa e le shopper firmate dall’illustratrice nigeriano-italiana Diana Ejaita.
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
Il Comune di Castiglione della Pescaia, assieme alla Commissione pari opportunità della cittadina costiera, organizza per venerdì, 25 novembre alle ore 11:30 presso l’auditorium delle scuole medie in viale Kennedy, un momento di lettura e riflessione in collaborazione con Enrica Mannari di Motivarte. A seguire è prevista la premiazione degli alunni dell’istituto comprensivo Orsino Orsini che hanno preso parte a due concorsi proposti dalla Commissione pari opportunità: “Disegna il logo della Commissione” e “Per quanto ancora”.
«Ogni anno – spiegano Elena Nappi e Jessica Biancalani, rispettivamente sindaca e consigliera comunale delegata a seguire le pari opportunità e la coesione sociale del centro turistico – i numeri di queste storie così crudeli continuano ad essere protagonisti della nostra quotidianità. Dopo la denuncia, le donne che subiscono violenza hanno purtroppo davanti un percorso lungo da affrontare, spetta alla politica verificare i progressi ottenuti dalle istituzioni che hanno gli strumenti giusti a disposizione e precise responsabilità su questa problematica. Amministrazioni pubbliche, forze dell’ordine e volontariato devono fare sempre più rete e scavare nel sommerso, andando a trovare quelle donne che ancora non denunciano i maltrattamenti. Purtroppo parliamo di numeri importanti».
Nel capoluogo e nelle frazioni di Tirli, Buriano, Vetulonia e Punta Ala negli anni scorsi sono state inaugurate le panchine rosse contro la violenza, un simbolo di condivisione e di presa di coscienza di questa realtà con tutti i cittadini e nel tempo sono state realizzate iniziative pensate per sensibilizzare, informare e far riflettere su un tema ancora drammaticamente attuale, ma tabù.
Le panchine rosse sono state arricchite per scelta dell’attuale Commissione pari opportunità dalle opere di Enrica Mannari che catturano l’attenzione dei passanti e li invitano a pensare.
«Quest’anno – affermano Nappi e Biancalani – entriamo nel mondo della scuola, una scelta forte che porta di sicuro speranza. Attraverso la partecipazione delle nuove generazioni, grazie al lavoro preparatorio degli insegnanti, i ragazzi sapranno riconoscere immediatamente questa piaga che dilaga spesso silenziosa nella nostra società e saranno in grado di attuare comportamenti che porteranno alla segnalazione di un crimine così feroce»
«La violenza contro le donne – concludono Nappi e Biancalani – non potrà essere eliminata soltanto con una legge se questa non viene affiancata di pari passo da un apparato che sappia verificare e controllare la sua efficacia. Tutti i giorni la libertà per molte è compromessa, ci sono dati incontrovertibili che non possiamo ignorare e dai quali dobbiamo partire per affrontare il problema ed occorre farlo subito».
FOLLONICA
La commissione per le politiche di genere del Comune di Follonica e il punto di ascolto antiviolenza Olympia De Gouges organizzano, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un evento dal titolo “Donne e Islam”.
L’evento si terrà giovedì prossimo, 24 novembre, e si articola in due momenti: il primo, che si terrà a scuola, rivolto alle ragazze e ai ragazzi dell’istituto di istruzione superiore di Follonica e il secondo, che si terrà nella sala Eugenio Allegri (ex Leopoldina) del Teatro cittadino, a partire dalle 16.30 e rivolto a tutta la cittadinanza.
Interverranno Alessia Tortolini, dottoressa di ricerca in geopolitica, ed Enrico Calossi, professore di relazioni internazionali, entrambi del dipartimento di scienze politiche dell’Università di Pisa. Porterà la sua testimonianza Azita Arabshahi, donna iraniana sfuggita al regime degli ayatollah. Modera l’incontro Sara Martellacci, insegnante di storia.
L’evento prende spunto dalla rivolta in corso in Iran, iniziata con la morte della ventiduenne Mahsa Amini, deceduta il 16 settembre 2022 dopo essere stata arrestata dalle forze di sicurezza iraniane a causa dell’uso non corretto del velo. In seguito a questa morte, in Iran si sono scatenate rivolte duramente soppresse, il numero di morti e di feriti è imprecisato e avere notizie certe della sollevazione non è semplice: la rete internet è debolissima e oscurata da Teheran.
«Ci siamo chieste quanto realmente sappiamo sulla condizione femminile nei diversi paesi di cultura islamica – dice Chiara Marchetti, presidente della commissione per le politiche di genere – in noi occidentali la parola Islam non può fare a meno di evocare sottomissione della donna e negazione dei diritti, ma l’Islam ha infinite sfaccettature e le donne iraniane si oppongono principalmente alla strumentalizzazione politica che ne viene fatta per legittimare uno status quo misogino e antidemocratico».
«Le iraniane sono vittime della storia – afferma Sabrina Gaglianone – presidente del centro antiviolenza Olympia de Gouges – La libertà di ogni singola donna, iraniana e non, passa anche dalla possibilità di poter compiere delle scelte. L’hijab, proibito dagli Sha e imposto dagli Ayatollah, è il simbolo dell’imposizione di una politica che ancora una volta usa il corpo delle donne per governare e riaffermare la cultura patriarcale».
GAVORRANO
In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, presso la sede dell’associazione Auser di Bagno di Gavorrano, alle ore 15, si svolgererà una piccola manifestazione. Per l’iniziativa ci saranno alcune letture di pensieri a tema, l’esposizione di una sciarpa rossa, creata per l’occasione dalle sarte del circolo. mL’associazione invita la cittadinanza a partecipare.
GROSSETO
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, venerdì 25 novembre, anche la Commissione Pari Opportunità del Comune di Grosseto, insieme a Viva Vittoria e con la collaborazione del Liceo Artistico, Grafico e Musicale Bianciardi, sarà in Piazza dante per prendere parte alle iniziative di sensibilizzazione in merito ad un fenomeno che non accenna a diminuire.
In particolare, si esprimerà ferma condanna per la terribile oppressione che le donne iraniane stanno vivendo in questo periodo per loro così drammatico e pieno di rischi, sotto un regime totalitario violento e repressivo. Un segnale concreto, che si tramuta nell’invito a tutte le donne che vorranno aderire a tagliarsi una ciocca di capelli, come simbolo di solidarietà, libertà ed autodeterminazione.
—
Nella ricorrenza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, 25 novembre 2022, il questore di Grosseto presenta la nuova edizione della brochure “…Questo non è amore”, campagna nazionale permanente finalizzata a prevenire la violenza di genere. Con questo progetto la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno a sensibilizzare, in modo semplice e lineare, le vittime di violenza e non solo, nella convinzione che la lettura delle storie raccontate nella brochure, purtroppo tutte vere, rappresenti uno stimolo a chiedere aiuto e a denunciare.
Con le stesse motivazioni e finalità il questore di Grosseto Antonio Mannoni, ha predisposto, nella giornata di venerdì 25, due momenti importanti, il primo alle 10.30 negli Uffici della Questura dove verrà inaugurata “la stanza rosa”, realizzata per creare uno spazio protetto per incontrare ed ascoltare le vittime di violenze, in particolare i minori e le donne. Un ambiente nel quale le paure possano stemperarsi trovando un volto amico, pronto ad accogliere il bisogno di aiuto reclamato dalle vittime.
Grazie al contributo del Soroptmist Club Grosseto la stanza rosa è stata allestita come fosse il vano di un appartamento per far sentire le persone a proprio agio ed è stato previsto anche un angolo con giochi per i bambini. Il club porta avanti da tempo il progetto denominato “Una stanza tutta per sé”, con riferimento esplicito al saggio della scrittrice Virginia Woolf, con lo scopo di sostenere la donna nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle Forze dell’Ordine e nel percorso verso il rispetto e la dignità della sua persona; fino ad oggi sono state realizzate oltre 200 stanze sparse in tutta Italia.
Nel pomeriggio della stessa giornata, negli orari di maggiore affluenza, tra le 17.00 e le 19.00, presso il centro commerciale cittadino “Maremà”, è stato predisposto un punto informativo con la presenza di operatori della Polizia di Stato congiuntamente ai volontari dei centri anti-violenza che operano sul territorio. Nell’occasione verrà distribuito l’opuscolo della campagna “…questo non è amore”, realizzato dalla direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, con l’intento di offrire alla cittadinanza un servizio di informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto alla violenza di genere, anche per l’emersione del “sommerso”, con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi da violenze fisiche, psicologiche, verbali ed economiche.
“Spesso il primo passo è il più difficile – afferma il Questore Antonio Mannoni -: la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare dettagli della propria vita privata, il timore di rimanere sole. A volte però basta solo una spalla a cui appoggiarsi, qualcuno con cui parlare, una rete di sostegno indispensabile per iniziare un nuovo percorso di vita libero dalla violenza e dal dolore. La campagna …questo non è amore non si ferma al 25 novembre, poiché è fondamentale che l’azione di prevenzione e di informazione sia portata avanti costantemente, tutto l’anno”.
—
Lunedì 28 novembre, alle ore 16, nella Sala Pegaso del Palazzo della Provincia di Grosseto si terrà una iniziativa pubblica, aperta a tutti i cittadini, nel corso del quale la Commissione provinciale pari opportunità incontra il Codice Rosa per affrontare il tema della violenza sulle donne, con riferimento particolare al contesto locale.
Sarà avviata una riflessione sui dati del primo semestre 2022 presentati nei giorni scorsi dalla Asl sud est per le province di Arezzo, Siena e Grosseto e si parlerà della rete dei servizi socio-sanitari in Provincia di Grosseto e in Regione Toscana.
Intervengono: la dottoressa Vittoria Doretti, direttrice dell’Area Dipartimentale Promozione ed Etica della Salute Azienda USL Toscana Sud Est e responsabile Rete regionale Codice Rosa (RT) e il dottor Claudio Pagliara, direttore dell’Unità operativa semplice, Dipartimentale Codice Rosa, Salute e Medicina di Genere Azienda USL Toscana Sud Est.
“Questa è la prima iniziativa pubblica organizzata dalla Commissione provinciale per le Pari Opportunità dal suo insediamento. – afferma la presidente Veronica Tancredi –. Abbiamo sentito l’esigenza di partire da questo tema, perché purtroppo la violenza di genere è un fenomeno ancora troppo diffuso e attuale e abbiamo invitato il ‘Codice rosa’ che rappresenta un’eccellenza toscana riconosciuta a livello nazionale. Seguiranno altre iniziative pubbliche perché la Commissione vuole aprirsi ai cittadini, coinvolgendo sempre più uomini e donne nel dibattito e nella riflessione sulla parità di genere”.
“L’impegno della Asl Toscana sud est per sostenere le donne vittime di violenza di genere e le vittime di crimini di odio è quotidiano – afferma la dottoressa Vittoria Doretti -. Dopo la pandemia che purtroppo ha temporaneamente ‘silenziato’ le richieste di aiuto, i dati sulle violenze sono tornati in linea con il 2019 e il trend è in aumento nei primi mesi del 2022, anche a livello nazionale. Se da una parte non conforta, dall’altra è un segnale importante che le donne e in generale le vittime di violenza sono tornate a farsi sentire e a chiedere aiuto alla rete di supporto composta dai servizi sanitari e socio-sanitari con gli attori del Codice rosa, dai Centri antiviolenza, dalle istituzioni e dalle associazioni sul territorio, con cui rafforziamo l’alleanza contro la violenza costantemente. Vanno valorizzati i momenti di condivisione delle procedure, così che dal Pronto soccorso ai territori sia realizzato un percorso unico e coerente, costruito tutti insieme. Questo è il senso della Rete.”
—
Il 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, si inaugura a Grosseto una mostra che propone una riflessione sulla condizione femminile attraverso l’ottica di una pittrice di Teheran che da qualche mese vive in Maremma.
La mostra, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2023, è stata realizzata dalla Rete delle donne di Grosseto insieme alla Provincia di Grosseto, alla Commissione provinciale pari opportunità e alla Libreria delle ragazze. Per l’inaugurazione che si terrà alle ore 16 nella Sala Pegaso del Palazzo provinciale saranno presenti anche due studentesse del liceo musicale del Polo Bianciardi di Grosseto, Emma Aliboni e Beatrice Ceccarelli, che suoneranno la Melodia Popolare Persiana.
Prima di arrivare in Italia Setareh Heidarizad si è distinta come artista di grande rilievo nel panorama internazionale, ha esposto in importanti gallerie d’arte ed è stata per anni docente di discipline artistiche all’Università di Teheran.
In città sono state allestite due esposizioni per mostrare una parte del suo percorso artistico. Nella Sala Pegaso del Palazzo della Provincia, sono esposte le opere degli ultimi anni, nelle quali Setareh esplora le molteplici sfumature della condizione femminile. Si tratta di pitture che, attraverso un linguaggio surrealista, mettono in evidenza una condizione di vulnerabilità, spesso condizionata da forme di violenza, sia essa fisica o psicologica. Le sue figure esprimono ciò che non può ancora essere rappresentato con la logica delle parole, ma attraverso l’espressione visiva della pittura.
Le opere esposte alla Libreria delle ragazze, in via Fanti a Grosseto, sono invece nate sull’onda delle emozioni suscitate a seguito delle proteste che dal mese di settembre sono esplose in Iran. Si tratta di opere dal segno grafico deciso, nelle quali prevalgono i colori del rosso e del nero con una forte carica espressionistica. Manifestano la rabbia e la ribellione delle donne iraniane che vivono con disperazione la condizione di sopraffazione imposta da una concezione patriarcale della società.
Setareh ci narra l’universo femminile, attraverso il suo sguardo di donna iraniana, lei che ha passato gran parte della propria vita in Medio Oriente, vivendo in prima persona i contrasti di una società nella quale le donne sono costrette ad una condizione paradossale che limita ogni aspetto della loro vita.
Orari della mostra: in Sala Pegaso del Palazzo Provinciale, piazza Dante Alighieri n. 35, Grosseto, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, compatibilmente con le disponibilità della sala.
Alla Libreria delle Ragazze, in via Fanti 11, Grosseto, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, sabato dalle 10 alle 13. Tel. 056420601.
—
Conad è Donna. È questo il messaggio della campagna di raccolta fondi lanciata da Conad Nord Ovest e i Soci sul territorio in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne a favore di D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, l’Associazione Nazionale che sostiene circa 21.000 donne attraverso il lavoro quotidiano di oltre 100 Centri antiviolenza e più di 50 Case Rifugio sul territorio nazionale, che lavorano in sinergia con gli enti locali per supportare migliaia di donne e ragazze nel percorso per riconquistare la propria vita.
Grazie all’iniziativa “Aggiungi 1€ alla tua spesa “, dal 25 al 27 novembre, attraverso una raccolta fondi attiva presso i punti vendita coinvolti della rete Conad Nord Ovest di Toscana, Emilia (prov. Bologna, Modena, Ferrara, Imola), Lombardia (prov. Mantova), Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, Lazio (comune di Civitavecchia) e Sardegna, i clienti Conad potranno aggiungere 1€ alla loro spesa in cassa e contribuire direttamente e sostenere le attività di 30 centri antiviolenza territoriali, molti di essi associati a D.i.re., che ogni giorno lottano contro la violenza di genere e offrendo alle donne nuove opportunità. L’iniziativa di sostegno poi proseguirà fino al 31 gennaio, collegandosi al catalogo miPremio Conad.
Una partnership importante quella con D.i.Re, che conferma e rafforza la vocazione del servizio alla comunità di Conad Nord Ovest. La Cooperativa, infatti, già da tempo sostiene con azioni concrete i diritti delle donne contro ogni genere di violenza, supportando progetti di formazione, sensibilizzazione e prevenzione. Tra questi rientra la campagna “Panchine Rosse Conad”, nato lo scorso anno sulla scia del progetto degli Stati Generali delle Donne: un’iniziativa di grande valore anche etico, resa possibile grazie alla grande disponibilità e partecipazione di tutti i Soci di Conad Nord Ovest, che dallo scorso anno ha permesso di raggiungere lo straordinario risultato di 315 panchine rosse donate ed installate nei territori di competenza, in collaborazione con i Comuni, le associazioni e i centri antiviolenza locali.
“È con grande orgoglio che rinnoviamo il nostro impegno a sostegno delle donne vittime di violenza e che ogni giorno combattono per il diritto all’eguaglianza e alla libertà – dichiara il presidente di Conad Nord Ovest Roberto Toni -. Ogni giorno, grazie alla straordinaria sensibilità dei nostri Soci sul territorio ci impegniamo a tessere relazioni di fiducia con le Persone e le Comunità, cercando di rispondere concretamente alle richieste e ai bisogni dei territori in cui operiamo. Oggi insieme a D.i.Re vogliamo confermare il nostro impegno, con la certezza di trovare il sostegno di tanti clienti sensibili a questi temi che saranno a loro volta protagonisti come già in passato in iniziative dal così forte impatto sociale. Laura Paperini, Socia di Conad Nord Ovest in Toscana e membro del Consiglio d’Amministrazione della cooperativa prosegue confermando che “Avere l’opportunità di sostenere il lodevole lavoro delle associazioni del territorio che ogni giorno si impegnano per tutelare le vittime e costruire percorsi di rinascita per le donne non può che renderci orgogliosi. La diffusione della cultura del rispetto, della parità di genere e della prevenzione di ogni tipo di violenza deve guidare il nostro operato quotidiano. La valorizzazione del ruolo femminile è un elemento cardine, tanto più se consideriamo che nel sistema Conad Nord Ovest, la maggior parte dei nostri colleghi sono donne. È un grande vantaggio competitivo che ci permette di innovare e creare valore, condizioni essenziali per un futuro migliore”.
“Il supporto delle aziende e dei loro clienti è molto importante per sostenere il contrasto alla violenza sulle donne – dichiara Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza -. Parlarne, informarsi e diventare parte attiva nel cambiamento sono azioni che ogni persona può portare avanti, attivando così il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno”.
L’iniziativa con D.i.Re – Donne in Rete contro la Violenza promossa da Conad Nord Ovest si inserisce nel grande progetto nazionale di sostenibilità “Sosteniamo il futuro” con cui Conad si impegna a sostenere una crescita ed uno sviluppo socioeconomico sostenibile nei territori in cui opera. Già da tempo il sistema Conad sostiene i diritti delle donne e negli ultimi otto anni ha devoluto alle associazioni D.i.Re – Donne in Rete contro la Violenza – e ActionAid oltre 629.000 euro complessivi a sostegno di progetti di formazione, sensibilizzazione e prevenzione.
Un impegno che si è ulteriormente consolidato grazie alla nascita della Fondazione Conad ETS e alla partnership nazionale con l’associazione Viva Vittoria OdV. Il 25 novembre, infatti, si terrà anche la tappa toscana, di un più ampio progetto nazionale con declinazioni locali, organizzata con i soci Conad Nord ovest di Grosseto: la Piazza Dante si vestirà di un’immensa opera condivisa realizzata con quadrati di maglia cuciti dalle donne in rete con un filo rosso per sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza, a partire dai giovani, per dire NO alla violenza sulle donne.
MECCANICA Campagna di raccolta fondi D.I.Re – Donne in Rete contro la Violenza:
Il progetto è finalizzato a sostenere le associazioni e centri antiviolenza della rete D.i.Re e anche altri centri antiviolenza locali non associati, che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere. La campagna vede due fasi:
AGGIUNGI 1€ ALLA TUA SPESA: dal 25 al 27 novembre nei punti vendita della rete di Conad Nord Ovest della Toscana, Emilia (prov. Bologna, Modena, Ferrara, Imola), Lombardia (prov. Mantova), Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, Lazio (comune di Civitavecchia) e Sardegna, i Clienti potranno contribuire a favore delle associazioni provinciali aderenti a D.i.Re presenti sul territorio o di associazioni locali specificatamente indicate.
Sono 30 i centri antiviolenza territoriali sostenuti da Conad Nord Ovest con questa iniziativa, di cui 8 in Toscana: il Centro Antiviolenza di Arezzo – Pronto Donna, l’Associazione Artemisia Onlus di Firenze, l’Associazione Antiviolenza Olympia de Gouges di Grosseto, il Centro Antiviolenza Luna di Lucca, l’Associazione Casa della Donna di Pisa, il Centro Antiviolenza La Nara di Prato, l’Associazione Donna chiama Donna di Siena e il Centro Antiviolenza Aiutodonna di Pistoia.
Inoltre, fino al 31 gennaio, nell’ambito del programma di fidelizzazione, attraverso il catalogo miPREMIO, legato alla raccolta punti e al catalogo premi, si potrà devolvere 400 punti che si trasformeranno in un contributo di 5 euro a favore delle associazioni provinciali D.i.Re o , dove non presenti, a favore della sede nazionale.
I NUMERI DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica sicurezza relativamente al periodo 1 gennaio – 30 ottobre 2022 sono stati registrati 246 omicidi, con 91 vittime donne, di cui 79 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 46 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, si nota un decremento sia nell’andamento generale degli eventi, che da 248 passano a 246 (-1%), sia nel numero delle vittime di genere femminile, che da 101 diventano 91 (-10%).
—
Fratelli d’Italia Grosseto, assieme al dipartimento provinciale politiche sociali, nel corso della Giornata internazionale sull’eliminazione violenza contro le donne, organizza per venerdì 25 novembre ore 17:30. presso la sala del Consiglio comunale – Piazza Dante Grosseto – una conferenza sulla tematica in oggetto dal titolo: “Violata … mai più”. Introduce: l’onorevole Fabrizio Rossi, Camera dei Deputati e coordinatore regionale Fratelli d’Italia-Toscana. Intervengono: Guendalina Amati, consigliere provinciale Fratelli d’Italia; Francesca Carpenetti, dipartimento provinciale attività editoriali FdI-Grosseto; Olga Ciaramella, già consigliere comunale, provinciale e insegnante. Conclude i lavori: Simona Petrucci, senatore Fratelli d’Italia.
MASSA MARITTIMA
Il 25 novembre Massa Marittima celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne con una serie di eventi in città, promossi dalla Commissione comunale per le Pari Opportunità in collaborazione con il Comune.
Il programma prevede alle 15.30 al Parco di Poggio, l’inaugurazione della panchina rossa che Conad ha regalato alla città di Massa Marittima.
Alle ore 16, alla biblioteca comunale Gaetano Badii, sarà proiettato il video “Come eri vestita?” realizzato dalle studentesse e dagli studenti dell’istituto superiore Bernardino Lotti, con la regia di Massimiliano Gracili. Interviene Margherita Procopio, sostituto commissario della Questura di Grosseto.
Alle 17.30, sempre in biblioteca, sarà presentato il libro “Una mattina come tante. Il coraggio di una donna” scritto da Sabrina Cionini. Conduce Ambra Fontani, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Massa Marittima. Sarà presente Grazia Gucci, assessore comunale alle Pari Opportunità di Massa Marittima. L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione musicale Accademia Omero Martini.
Alle attività commerciali saranno distribuite le borse che riportano il numero 1522. In questo modo si vuol far conoscere il servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, attivo h24, al quale rispondono le operatrici specializzate a ricevere richieste di aiuto e sostegno da parte di donne vittime di violenza e di stalking.
“Quest’anno abbiamo deciso di riunire in un’unica giornata tutte le iniziative organizzate in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne – afferma Ambra Fontani, presidente della Commissione comunale per le Pari Opportunità – con l’obiettivo di far incontrare e dialogare tra loro mondi diversi: gli studenti della scuola, con i ragazzi dell’associazione Omero Martini, rappresentano l’universo giovanile che incontra l’esperienza della scrittrice e del sostituto commissario della Questura. La dottoressa Procopio ci illustrerà, in particolare, la situazione in provincia di Grosseto. Promuoviamo come lo scorso anno il 1522, che abbiamo stampato sulle borse distribuite ai commercianti, che a loro volta ci aiuteranno a diffondere il messaggio. Sulle borse è riportata anche l’immagine di una donna che si taglia una ciocca di capelli, un modo per dare una connotazione internazionale al nostro impegno, andando oltre quello che accade in Italia e testimoniando la nostra vicinanza alle donne iraniane che stanno lottando per la libertà”.
“Abbiamo organizzato gli eventi per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne – aggiunge Grazia Gucci, assessore comunale alle Pari Opportunità – nella consapevolezza che non si deve ridurre tutto ad un mero rituale. Questi momenti devono essere un punto di partenza per qualcosa di più grande, per un lavoro da portare avanti durante tutto l’anno, perché la violenza purtroppo non si ferma, è ancora un problema strutturale nella nostra società”.
ORBETELLO
Venerdì 25 novembre alle 17.30, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Commissione delle Pari Opportunità del Comune di Orbetello incontra la professoressa Fiorenza Taricone, prorettrice vicaria Università degli Studi di Cassino e Lazio Meridionale, ordinaria di Storia delle dottrine politiche e pensiero politico e questione femminile, in una conferenza che ha l’obiettivo di condividere storia, pensieri, informazioni, buone pratiche della questione femminile, utili a capire le dinamiche della violenza contro le donne.
L’incontro, dal titolo “Le donne che saremo – analisi storica e prospettive future”, si terrà nella sala dell’Auditorium in piazza Giovanni Paolo II e sarà presentato da Alessia Vittoria Cozzi. Ad accompagnare il convegno, le canzoni di Jole Canelli, affermata artista e recente vincitrice, nell’ambito del prestigioso premio D’Aponte, del premio della critica e del premio Na Stella.
La professoressa Fiorenza Taricone nel corso della sua prestigiosa carriera accademica, ha ricoperto importanti ruoli istituzionali, tra cui membro della Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità alla Presidenza del Consiglio dei ministri. È anche autrice di numerosi libri, saggi, e articoli con particolare riferimento ai diritti civili e politici, all’associazionismo femminile, al pacifismo e interventismo.
«La conferenza ha l’obiettivo, oltre che di informare, di far nascere riflessioni e domande che ci possano mettere in gioco riguardo al nostro modo di porci nei confronti della violenza contro le donne e delle discriminazioni di genere – dice la vicesindaca e presidente della Commissione, Chiara Piccini, che nell’occasione comunicherà anche i numeri della violenza a livello nazionale e locale -. Vogliamo inoltre aprirci al futuro. Quale prospettive riserva? Come sarà affrontata la questione femminile? Siamo davvero pronti ad affrontare un cambiamento culturale? Per noi è un onore avere ospite nel nostro Comune una relatrice di grande prestigio come la professoressa Taricone, che ringrazio a nome di tutte le commissarie».
Organizzato dalla Commissione Ppoo del Comune di Orbetello con il patrocinio dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, l’evento è gratuito e aperto a tutti.
PITIGLIANO
Il 25 novembre Pitigliano celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne in due diversi momenti. Si inizia al mattino, alle ore 9, agli ex Granai della Fortezza Orsini con “Articolo Femminile”, il progetto che coinvolge le classi II A e II B della scuola secondaria di I grado di Pitigliano in una performance di frasi celebri e simboli sulla violenza di genere. Gli studenti dipingeranno in diretta una panchina, con della vernice di colore rosso. Poi la panchina sarà installata in modo permanente in viale San Michele. Saranno dipinte di rosso anche delle pietre. Sempre la mattina, durante l’Assemblea di istituto, gli studenti dello Zuccarelli affronteranno il tema della violenza sulle donne nell’incontro con le referenti del Centro Culturale e della Biblioteca comunale.
Il pomeriggio, agli ex Granai si svolgerà la seconda parte della Giornata: alle ore 17 si terrà “L’amore che voglio”, una performance con letture e disegni che coinvolge cittadini e cittadine. E a seguire, alle 19 prenderà il via il flash mob “Siamo tutte sul filo”.
La Giornata è organizzata con il contributo dell’amministrazione comunale, dal Centro Culturale “Fortezza Orsini” APS, in collaborazione con la Biblioteca F. Zuccarelli di Pitigliano, l’Anpi Pitigliano e Sorano – Sezione Pietro Casciani, La Casa di Hilde di Piancastagnaio, l’Istituto Comprensivo Umberto I Pitigliano.
“A Pitigliano prende forma e acquisisce sempre più forza un messaggio corale contro la violenza sulle donne. – afferma Irene Lauretti, assessore comunale alla Cultura, alla Scuola e alle Pari Opportunità- Mai come quest’anno c’è stata una partecipazione così ampia di tante realtà diverse, che si sono unite per realizzare gli eventi di questa particolare giornata, che auspico possa generare nuova consapevolezza e attenzione sul fenomeno della violenza di genere, purtroppo ancora di grande attualità.”
“C’è stata una cura particolare dei contenuti, – spiega Sabrina d’Angelo, presidente del Centro Culturale Fortezza Orsini Aps – e infatti la biblioteca ha preparato una vasta bibliografia di testi, non solo attinenti ai delitti, ma anche al concetto di amore sano, soffermandosi sulle parole ricorrenti che possono essere un campanello d’allarme da non sottovalutare per evitare di diventare potenziali vittime di violenza. La lista dei libri selezionati e disponibili in biblioteca sarà distribuita durante gli eventi della giornata”.
“Gli studenti arrivano ad affrontare il 25 novembre dopo un lungo lavoro preparatorio in classe – afferma la professoressa Laura Corsi, – che ho portato avanti con la collega Debora Rossi. Sono partiti dall’istituzione della Giornata, hanno affrontato il percorso normativo che ha portato al codice rosso e alla legge sullo stalking, abbiamo parlato del pronto soccorso rosa, della convenzione di Instanbul e del reato di violenza di genere. Poi abbiamo analizzato le biografie di tante donne coraggiose, dall’Antica Grecia, passando per le varie epoche, fino ai nostri giorni con Malala. Alcune di queste donne saranno interpretate dalle nostre studentesse. Con le due classi siamo stati selezionati anche per il progetto provinciale New Gender Action, sulla violenza di genere”.
“L’Anpi ha voluto far parte di questa Giornata – dichiara la presidente Mara Alfano – al fianco dell’amministrazione comunale e delle altre associazioni che hanno dimostrato sensibilità verso il tema della violenza sulle donne. In particolare interpreteremo nel pomeriggio alcuni testi sull’universo femminile”.
ROCCASTRADA
Il Comune di Roccastrada in collaborazione con Auser Ribolla, Commissione per la parità e le pari opportunità del Comune di Roccastrada ed altre associazioni locali, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, presenta venerdì 25 novembre alle 21 all’ex cinema di Ribolla, una conferenza sulla violenza di genere per parlare del caso di Artemisia Gentileschi, a cura del dottor Giuseppe Corlito psichiatra e psicoterapeuta, con la partecipazione di Chiara Marchetti, dirigente medico dell’Azienda Usl Toscana sud est coordinatrice Codice Rosa rete ospedaliera e territoriale 118 ed i saluti del sindaco di Roccastrada e presidente della Provincia, Francesco Limatola. Durante la conferenza saranno presenti incursioni emozionali a cura di Claudia Dondoli e Giacomo Moscato del progetto Centro Studi del laboratorio teatrale Ridi Pagliaccio.
L’ingresso è libero e gratuito.
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite che l’ha istituzionalizzata il 17 dicembre 1999, dove si definisce questa violenza «una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene denunciata, a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano».
Secondo l’articolo 1 della “Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne”, la violenza contro le donne è «Qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata». E nella stessa dichiarazione si riconosce la matrice storica, sociale e culturale della violenza di genere: «Il femminicidio è la manifestazione di una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e donna che ha portato al dominio dell’uomo sulle donne e alla discriminazione contro di loro, e ha impedito un vero progresso nella condizione della donna».
«Dal 1999 a oggi, con l’evolversi della consapevolezza sociale – queste le parole della vice sindaca Stefania Pacciani -, i sistemi legislativi dei vari paesi e le organizzazioni internazionali hanno via via modificato norme, pene, definizioni di reato e fissato diritti e nuove misure di protezione per le vittime di violenza, anche se molto resta ancora da fare visti i numeri attuali della violenza di genere. Sono numeri che ci raccontano che gli abusi, le violenze e i maltrattamenti sono un problema strutturale e si possono sconfiggere solo se li combattiamo permanentemente; dobbiamo fare un salto di qualità nella risposta di protezione nei confronti di chi subisce violenza, ma il salto di qualità deve essere soprattutto culturale. Come Commissione per la parità e le pari opportunità vogliamo continuare ad essere in prima linea nel contrasto alla violenza per cercare di veicolare messaggi positivi sul tema e farlo con eventi come quello in programma per il 25 novembre è un modo per ribadire il no alla violenza sulle donne e rilanciare la campagna per promuovere il numero gratuito 1522 collegato alla rete dei centri antiviolenza e delle altre strutture per il contrasto alla violenza di genere».
SCARLINO
La Commissione Pari opportunità celebra la ricorrenza inaugurando una nuova panchina rossa. Il programma della giornata inizia in Sala consiliare (piazza Garibaldi, Scarlino), alle ore 10, con l’incontro con le autorità locali che si sposteranno alle ore 11 negli spazi della Biblioteca comunale (via Citerni, 2) per inaugurare la panchina rossa allestita dai piccoli studenti della scuola primaria del centro urbano capoluogo che saranno presenti all’iniziativa. Dopo l’appuntamento in biblioteca le autorità si sposteranno a Scarlino Scalo, nel plesso di via Lelli, per vedere i progetti realizzati dagli studenti della scuola primaria e della secondaria di primo grado.
«Purtroppo ancora oggi – spiega l’assessore alle Pari opportunità, Silvia Travison – le cronache riportano quasi ogni giorno casi di violenza ai danni delle donne, spesso con finali terribili. È doveroso tenere ben presenti questi dati e diffondere una cultura di genere soprattutto nelle nuove generazioni perché questi episodi non accadano più. Per questo la commissione coinvolge ogni anno le scuole locali: i piccoli studenti rappresentano il nostro futuro, che tutti noi speriamo sia migliore rispetto all’attualità».