GROSSETO – La gestione dello stress e la riflessione su come orientare la propria vita sono il cuore dell’approccio “mindfulness”, sempre più diffuso e praticato nel contesto della ricerca del benessere psicofisico e della qualità della vita.
Ne ci abbiamo parlato con Lucia Cortecci, psicologo e psicoterapeuta titolare del “Centro psicologia e mindfulness” di via Tripoli 30 a Grosseto, punto di riferimento cittadino per consulenze specializzate.
“Prima o poi si è praticamente costretti a sedere e a contemplare la propria vita, mettere in discussione se stessi e chiedersi qual è il significato del percorso della nostra vita” dice Jon Kabat-Zinn, fondatore dei protocolli di Mindfulness, un metodo utile a fronteggiare i disagi procurati dallo stress.
«Da psicologa e psicoterapeuta – spiega Cortecci – mi occupo della cura del disagio psicologico e della promozione del benessere, utilizzando la Mindfulness.
Questo approccio insegna un atteggiamento mentale di presenza, accettazione e gentilezza nei confronti delle esperienze della vita, coltivando una preziosa qualità: la ”Resilienza”. Ovvero, la capacità di far fronte a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. Ad ognuno di noi, infatti, prima o poi è capitato di ricevere un duro colpo, Con la vita che ci chiede di rimetterci in gioco».
Ma come si fa? «La risposta classica è “bisogna stringere i denti”, come se dovessimo combattere. Ma è sbagliata, perché comporta rigidità di pensiero e repressione delle emozioni. Soluzioni disfunzionali che si ripetono come copioni e minacciano la nostra salute psico-fisica. Sul corpo un’armatura pesante, tratteniamo il fiato, ci dimentichiamo di assaporare la bellezza, pervasi da una sensazione di sconfitta, ci sentiamo all’angolo; ma sconfitti da chi? Lo stress può diventare il nostro peggior nemico».
Gli eventi dolorosi della vita spesso non dipendono da noi, da noi dipende però il modo di gestire quel dolore.
«Resilienza è forza interiore, dipende solo da noi coltivarla. È indispensabile un seme prezioso: La Fiducia. Possiamo cambiare prospettiva, adottare un nuovo punto di vista, utile a promuovere salute, anche nel dolore e nel trauma. Di fronte alle sferzate della vita, possiamo impugnare una nuova percezione di noi stessi, da vittime ad artefici, da soldati a guerrieri, ma “guerrieri d’amore”. Verso noi stessi e la nostra salute. Possiamo imparare a prenderci una pausa, accettare l’indesiderabile, accogliere il dolore come la più dolce delle madri tiene in braccio il suo bambino. Investendo energie per trasformarlo in risorsa, consapevolezza, motivazione, crescita».
“La fiducia è un tuffo, un coraggio folle, siamo tutti feriti nella fiducia, ma la ferita guarisce nel rinnovare il tuffo”, dice Livia Chandra Candiani.
“Centro Psicologia e Mindfulness”, per conoscere i percorsi Mindfulness. (Via Tripoli n 30 Grosseto. 3281477244)