GROSSETO – Una mattinata di festa e di ecologia in compagnia di Legambiente e del Liceo Artistico di Grosseto. Piantare un albero è un gesto d’amore e di fiducia nel futuro. Un’azione generosa che porterà benefici a tutti. È questo il messaggio che Legambiente ha lanciato in occasione della 18esima edizione della Festa dell’Albero, che si è svolta oggi a Grosseto. Un’edizione che vuole promuovere la co-gestione delle aree verdi urbane, sollecitando amministrazioni ed enti ad affidare questi spazi ad associazioni e cittadini che ne fanno richiesta, seguendone poi insieme la gestione. Quest’anno la festa, a livello nazionale, ha coinvolto circa 2000 classi e 50mila bambini in tutta Italia.
«Anche quest’anno tramite la Festa dell’Albero – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – vogliamo coinvolgere attivamente i cittadini di tutte le età, gli studenti e le amministrazioni locali nella piantumazione di alberi autoctoni all’interno delle scuole e delle aree verdi della città. E la grande partecipazione che ogni anno registriamo, dimostra come le persone sentano ormai l’esigenza di tutelare e avere maggiori spazi verdi, oggi sempre più soffocati dal cemento. Per questo piantare un albero significa contribuire al miglioramento della qualità della nostra vita. Oltretutto, dopo la recente alluvione, è ancora più importante conservare e mantenere aree boschive in collina e montagna, perchè hanno una tenuta fondamentale contro le calamità naturali».
In provincia di Grosseto la Festa dell’Albero coinvolgerà in tutto circa 1000 ragazzi delle scuole d’infanzia, elementari, medie e superiori, che saranno protagonisti della piantumazione di più di 100 alberi mediterranei, grazie alla collaborazione con Garden Vivai Mediterranei. L’attività di oggi, che è cominciata alle ore 10, ha coinvolto circa un centinaio di ragazzi del Liceo Artistico di Grosseto che, con l’intervento degli educatori di Legambiente, dopo un’introduzione sull’iniziativa, hanno piantumato simbolicamente due alberi mediterranei: una tamerice e un leccio. Con la stessa scuola è cominciato anche un percorso didattico legato allo sviluppo sostenibile nell’ambiente scolastico (come la raccolta differenziata).