GAVORRANO – «Il Pd di Gavorrano ha appreso con rammarico e sconcerto la notizia della sentenza c.d. Alpe Tosca, emessa dal Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche, che condanna il Comune di Gavorrano a risarcire la società la cifra incomprensibile di 1.300.000 euro a seguito all’esproprio per il potabilizzatore di Pozzo Inferno, dopo che il Tar, in ben due gradi di giudizio, aveva affermato l’infondatezza della pretesa della società nel considerare l’esproprio illegittimo e la correttezza della procedura seguita dal Comune».
Così la segreteria comunale del Partito democratico in una nota.
«Lontani dalla volontà di commentare una sentenza, in questo contesto ci preme ricordare che l’opera in questione ha consentito di risolvere le gravi problematiche idriche che colpivano la frazione di Bagno di Gavorrano e dintorni, in particolar modo nel periodo estivo, dove cittadini ed imprese, soprattutto ricettive, si ritrovavano spesso senza un bene primario quale l’acqua potabile. Fu una scelta politica sostanzialmente virtuosa degli allora amministratori. Il pozzo in questione fu peraltro realizzato dalla stessa Società Alpe Tosca, un ventennio fa, come prescrizione imposta dall’allora Amministrazione Comunale per acquisire il via libera alla previsione urbanistica per la realizzazione di un villaggio turistico nei pressi del Podere Inferno, il cui fabbisogno idrico, altrimenti, avrebbe gravato sulla già deficitaria rete idrica comunale: in poche parole se trovate l’acqua potabile possiamo prevedere in tale zona un villaggio turistico. Questo fu l’inizio. C’è poi da dire che la società Alpe Tosca, a seguito dell’inserimento del villaggio nelle previsioni urbanistiche comunali per diversi decenni, non ha mai e poi mai presentato nessun progetto per la realizzazione dell’opera e, manco a dirlo, nell’arco di circa due decenni, tantomeno ha richiesto il rilascio del necessario permesso a costruire. Nel corso degli anni e con varie amministrazioni che si sono susseguite, Alpe Tosca ha continuato a chiedere la conferma di tale previsione urbanistica per poi lasciarla puntualmente decadere, concentrando le proprie energie esclusivamente nel condurre un contenzioso con il Comune di Gavorrano».
«Fatta questa doverosa premessa, chiaro è che la condanna del Comune al risarcimento, oltre che essere totalmente inaspettata, mette seriamente in difficoltà l’operatività dell’ente e che solo grazie alla manovra finanziaria messa in campo dall’attuale giunta e portata in approvazione allo scorso consiglio comunale del 24 ottobre, ha consentito di limitare i danni derivanti da questa condanna. Grazie a questa manovra, infatti, è stato possibile rettificare il bilancio consuntivo 2021 ed attuare una manovra straordinaria di variazione del bilancio triennale dell’ente così da accantonare in un apposito fondo la somma a copertura del debito derivante dalla sentenza, seppur facendo scelte difficili di bilancio come la rinuncia alla scelta precedente di abbattere il disavanzo strutturale e il taglio di fondi e contributi alle associazioni, ma comunque evitando il vedersi costretti a dichiarare il disequilibrio di bilancio con il conseguente aumento delle tariffe di competenza comunale come l’addizionale Irpef, il trasporto e la mensa scolastica, l’Imu, la tassa di soggiorno ecc».
«Un risultato dunque assolutamente non scontato che si è reso possibile grazie ad una politica di bilancio accorta e ad una capillare lotta all’evasione ed elusione fiscale che è stata condotta in questi anni. Nel merito della sentenza ci auguriamo che il ricorso promosso dal Comune di Gavorrano venga accolto e che la somma accantonata per far fronte a questo debito, possa tornare nelle disponibilità dell’ente ed impiegata in servizi e opere a favore dei gavorranesi».
«Il Pd di Gavorrano nel ribadire la propria solidarietà e sostegno all’amministrazione comunale per la grave difficoltà che si è trovata a fronteggiare, vuole respingere con forza questo modo di fare impresa lontano anni luce da quello portato avanti da altri imprenditori che in questo territorio credono e investono, creando ricchezza e posti di lavoro e ribadisce la forte utilità pubblica che costituisce tale impianto per il fabbisogno idrico di Bagno di Gavorrano e non solo».
«A chi specula politicamente sulle sventure dell’intera comunità, c’è solo da ricordare che il fondo rischi viene istituito secondo il reale rischio di soccombenza prevedibile tramite nota comunicata dagli stessi avvocati difensori, arrivando quindi ad accusare di “leggerezza” l’attuale giunta, non si fa altro che estendere lo stesso giudizio alle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite negli ultimi 20 anni, compresi due commissari prefettizi, che nella loro gestione straordinaria hanno stilato il bilancio comunale sostituendosi a giunta e consiglio comunale regolarmente eletti; tutti ingenui e superficiali tranne chi con il senno di poi si erge a moralizzatore politico gavorranese? Inventandosi peraltro anche lo spauracchio del commissariamento del Comune in caso di disequilibrio di bilancio, dimostrando maggiore arroganza che preparazione, essendo tale tesi del tutto infondata».
«Alla comunità, il Partito democratico, a differenza di tale atteggiamento da assalto alla diligenza, non farà mancare nel presente e nel futuro la propria esperienza di governo locale a favore della difesa del bene comune di Gavorrano, esattamente come l’attuale giunta comunale ha mostrato anche in questa difficile e delicata situazione».