GROSSETO – Il 18 ottobre ricorre la giornata mondiale della menopausa e il 20 quella dedicata all’osteoporosi, un solo giorno di distanza per porre l’attenzione su due condizioni spesso collegate tra loro, in un delicato periodo della vita che tutte le donne affrontano.
L’Azienda Usl Toscana sud est attraverso i propri consultori prende in carico la donna in pre-menopausa e in menopausa per affiancarla nel percorso di prevenzione e cura dei sintomi e delle patologie collegate a questo passaggio. Si accede tramite prenotazione telefonica e senza necessità di richiesta medica.
Sul sito aziendale, alla pagina https://www.uslsudest.toscana.it/guida-ai-servizi/consultorio, sono reperibili i contatti dei consultori di tutte le zone nelle province di Grosseto, Arezzo, Siena. Sono 650 le donne che si sono rivolte ai consultori della Sud est per menopausa nel 2021, 268 nel primo semestre del 2022 .
“Il nostro servizio si rivolge alle donne che presentano le prime avvisaglie, al momento della pre-menopausa, fino alla comparsa della sintomatologia e anche dopo – spiega la dottoressa Giovanna Brilli, ginecologa del Consultorio di Grosseto –. Il periodo della pre-menopausa di solito si manifesta con alterazioni del ciclo mestruale che diventa sempre più irregolare, man mano che ci si avvicina alla menopausa vera e propria si possono verificare vampate di calore, disturbi di tipo depressivo, soprattutto nelle donne già predisposte, problematiche legate alla sfera della sessualità o che interessano l’apparato urinario, come la comparsa cistiti frequenti, causate da variazioni ormonali all’interno dell’organismo. La paziente viene presa in carico e viene subito effettuata una valutazione generale in riferimento all’età, alla storia personale e clinica. Nell’anamnesi, si va ad indagare anche la presenza di altre patologie correlate, per esempio della tiroide, l’uso di determinati farmaci e le abitudini di vita. Sulla base dei dati raccolti, solitamente si prescrivono gli esami del sangue e secondo una logica di rete multiprofessionale si indirizza la paziente ad altri specialisti, qualora fossero necessari approfondimenti, quindi all’urologo, al reumatologo, ecc., oltre ad occuparci della prescrizione delle terapie per il trattamento”.
“Al consultorio sono già presenti due psicologhe per un supporto diretto. Si tratta pertanto di una presa in carico multiprofessionale che parte dai professionisti del consultorio, ginecologhe, ostetriche, infermiere, ecc.– prosegue Brilli –. Credo che sia importante sottolineare che le donne possono rivolgersi ai servizi offerti al consultorio in ognuno dei momenti cruciali di cambiamento della vita e del corpo femminile, quindi non solo nella pubertà o in gravidanza, ma anche in età non più fertile, come la menopausa”.
“Quando si riduce il tasso di estrogeni nella donna, in corrispondenza dell’inizio della menopausa, è possibile che insorga l’osteoporosi – dichiara il dottor Marco Piazzini, direttore ambulatorio Reumatologia del Misericordia –. In giovane età invece può presentarsi in donne che seguono certe terapie ormonali o con cortisone, o affette da alcune patologie, come la celiachia. La causa scatenante è da ricondurre a uno squilibrio tra neoformazione e riassorbimento osseo che va a ridurre la densità. Purtroppo non esiste una vera e propria sintomatologia, ma si manifesta quando già acclarata, attraverso un cedimento osseo, soprattutto vertebrale. Per questo si consiglia all’inizio della menopausa di assumere una terapia preventiva a base di vitamina D. Grande importanza riveste la familiarità che aumenta il rischio di insorgenza, così come una menopausa precoce, ovvero prima dei 45 anni”.
“Nel caso di conclamata osteoporosi, esistono terapie efficaci per la cura. All’ambulatorio di Reumatologia del Misericordia, l’osteoporosi viene trattata anche con farmaci biologici di ultima generazione, prescritti dopo un’attenta analisi del caso – conclude Piazzini – Oltre al trattamento, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale: insieme alla vitamina D, è consigliabile uno stile di vita sano, un’alimentazione che comprenda alimenti ricchi di calcio, attività fisica costante; allo stesso tempo vanno evitati i principali fattori di rischio di questa malattia, ma anche di tante altre, tra cui il fumo, l’obesità, la malnutrizione, l’abuso di acol”.
Le statistiche rilevano che l’osteoporosi rappresenta una malattia di rilevanza sociale e la sua incidenza aumenta con l’età. Si ritiene che nelle popolazioni occidentali quasi il 40% delle donne di età superiore a 50 anni ne sia affetta.