GROSSETO – Continua a salire il prezzo dell’energia elettrica, che, secondo ARERA, ha raggiunto i 66 centesimi al kWh, e continua la nostra rubrica dedicata a come difendersi dalle bollette, grazie alla collaborazione con il progetto europeo HACKS (www.topten.it). Oggi ci occuperemo di etichette energetiche: infatti, se dovete comprare un nuovo elettrodomestico oppure un qualsiasi apparecchio che consuma energia, controllate sempre la sua classe energetica. Scegliere un apparecchio appartenente alle classi energetiche più elevate, infatti, permette di risparmiare molti euro in bolletta. Scopriamo quanti!
Perché è importante l’etichetta energetica
L’etichetta energetica è stata introdotta oltre 20 anni fa e da allora ha aiutato i consumatori italiani ed europei a scegliere i prodotti più efficienti e più sostenibili. Inizialmente l’etichetta prevedeva 7 classi energetiche, dalla A, la più efficiente, alla G, la peggiore. Successivamente, per far fronte al miglioramento tecnologico dei prodotti, sono state introdotte ulteriori classi, ancora più performanti: A+, A++ e A+++. L’introduzione delle nuove classi ha però reso il meccanismo poco chiaro e trasparente per il consumatore, tant’è che l’Unione europea ha deciso tornare al tradizionale sistema basato solo su 7 classi (dalla A alla G) introducendo lo scorso anno la nuova etichetta energetica. L’introduzione della nuova etichetta energetica non è ancora terminata e alcune categorie di prodotti ne sono sprovviste. Vediamoli nel dettaglio:
Hanno la nuova etichetta energetica (dalla A alla G):
• frigoriferi, frigocongelatori, congelatori, cantinette per il vino, apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta
• lavatrici e lavasciugatrici
• lavastoviglie
• sorgenti luminose
• televisori/monitor
Hanno la vecchia etichetta
• asciugatrici (A+++/D)
• forni (A+++/D)
• cappe da cucina (A+++/D)
• condizionatori d’aria (A+++/D)
• caldaie (A+++/D)
• scaldaacqua (A+/F)
• stufe e caminetti (A++/G)
• unità di ventilazione residenziali (A+/G)
• frigoriferi professionali (A+++/G)
L’etichetta fa risparmiare?
La risposta è sì, l’etichetta fa risparmiare e non poco. Chiaramente i prodotti in classe elevata costano molto, ma è anche vero che, a causa dell’aumento dei costi dell’energia, una classe efficiente comporta risparmi notevoli. Ecco qualche esempio:
Un frigocongelatore (libera installazione, statico, con sbrinamento automatico, da 300 litri) se in classe A consumerà al massimo 66 euro di elettricità in un anno. Uno equivalente in classe G oltre 201 euro!
Una lavatrice (libera installazione, 8 kg di carico, utilizzata 200 volte all’anno) se in classe A consumerà 63 euro all’anno, una equivalente in classe G ben 125!
Un condizionatore (tipo “split”, reversibile, con capacità nominale di raffreddamento e di riscaldamento di 2,5 kW, utilizzato per il solo raffrescamento) se in classe A+++ consumerà meno di 70 euro all’anno, uno in classe D circa 150.
(questi esempi sono stati fatti considerando un prezzo dell’energia di 0,66€/kWh, pari a quello attuale secondo le stime di ARERA per le famiglie nel mercato tutelato)
Qualche utile consiglio!
La nuova etichetta ha un QR code. Se lo si inquadra con il proprio cellulare si possono scaricare dal database europeo EPREL molti dati sul prodotto, le sue caratteristiche e i suoi consumi. Un ottimo modo per acquistare in modo consapevole.
Se dovete acquistare un elettrodomestico, utilizzate il tool Scan&Check (https://tool.label2020.eu/it) del progetto europeo Label2020, che permette di reperire le informazioni sui prodotti dotati di etichetta energetica, i costi di esercizio e il confronto tra prodotti diversi.