GAVORRANO – «Il modo di amministrare del sindaco Biondi, e della sua squadra di governo, ci appare sempre più grottesco. Non abbiamo idea se certi eventi siano del tutto casuali o se dietro c’è un sistematico e puntuale modo bislacco di fare politica».
Ad affermarlo il capogruppo del centrodestra in consiglio comunale, Andrea Maule.
«È argomento del giorno l’incredibile ed incresciosa cartella Tari appena recapitata per posta ai concittadini gavorranesi – spiega Maule in una nota -. Le tariffe Tari sono state approvate con Delibera di Consiglio n. 25 del 30 maggio (oltre quattro mesi fa); il Comune ha inizialmente spedito per mail un primo modestissimo lotto di cartelle, in data 1° settembre, per poi decidere di spedire la stragrande maggioranza in un secondo momento. Quando? Il 20 settembre, con scadenza pagamento al 30 settembre (scadenza comunque non perentoria), il Comune consegna ad una società esterna le cartelle da stampare, imbustare e spedire. Era evidente che la “mazzata” sarebbe arrivata in casa del cittadino solo alcuni giorni dopo le elezioni politiche. Strategia o casualità»?
«E non è da meno la vicenda della sentenza che condanna il Comune a corrispondere ad una società privata circa 1,3 milioni di euro. La sentenza è arrivata nella Pec del Comune in data 6 settembre, il sindaco Biondi ha deciso di rendere pubblica la spinosa vicenda solo in data 26 settembre. Il giorno dopo le elezioni politiche. Altra casualità o solita strategia? Se di strategia si tratta, beh è servita a poco o forse ha reso un po’ meno dolorosa la sconfitta elettorale. Certo è che ci risulta particolarmente grave questo atteggiamento tendenzialmente subdolo».
«Come altrettanto subdolo è il recente post del sindaco Biondi – prosegue Maule -. Questo sui social scrive “sollecitato da vari cittadini la scorsa settimana il sindaco Biondi e l’assessore Ulivieri hanno incontrato in una riunione convocata ad hoc la responsabile ed il personale addetto all’ufficio tributi che con professionalità hanno dato chiarimenti puntuali agli amministratori comunali sull’applicazione delle tariffe Tari 2022 deliberate dal consiglio comunale”».
«Bene, caro sindaco. Facci capire meglio. Tu come sindaco hai bisogno di incontrare l’ufficio tributi per ricevere chiarimenti sulle tariffe che tu stesso hai disegnato e portato in Consiglio a fine maggio? Te le sei scritte stabilendone i vari contenuti, te le sei approvate, e poi te le sei fatte spiegare? Ma stai davvero così spudoratamente prendendo in giro i cittadini gavorranesi? Ma di cosa parli? Le tariffe Tari che ti sei appena fatto “spiegare” le ha deliberate e quindi approvate la tua maggioranza, con il convinto voto contrario del nostro gruppo consiliare nel consiglio comunale del 30 maggio».
«Ancora una volta vogliamo evidenziare un modo bizzarro di guidare la macchina amministrativa, di chi risponderà a questo comunicato accusandoci di fare semplice campagna elettorale, di chi sta mettendo a dura prova ogni singolo cittadino e a quanto pare gli sta garantendo un futuro anche peggiore. Tra otto mesi saremo chiamati al voto, chissà se questa volta la cittadinanza si ricorderà di cotanta abilità amministrativa del Pd gavorranese».