GROSSETO – «Unione Popolare è stato il partito che più di tutti è stato penalizzato dal forte astensionismo, ma dobbiamo ascoltare e non biasimare». Così Giovanni Di Meo, Unione Popolare Grosseto.
«Alle elezioni politiche del 25 settembre – afferma – ha vinto la coalizione del centrodestra e ha vinto Conte, che punta ad essere, con il Movimento 5 stelle, il faro della ricostruzione del centrosinistra, dall’opposizione, dopo le capriole di Letta. Ma in realtà il vero vincitore sono gli astensionisti, che rappresentano, con il loro 37%, il gruppo decisamente più forte dell’elettorato italiano».
«“Sono astensionista convinto, io non voto, Io non delego” Questi sono i principali slogan di quello che ormai è un movimento di pensiero e di protesta. Ormai è una vera e propria ideologia politica che, chi ha passione vera per la politica, non può non tenere in considerazione. Essi si dividono in “utopisti”, cioè che ritengono impossibile realizzare certe cose idilliache, come la pace nel mondo o l’uguaglianza sociale e in ‘realisti della rassegnazione”, quello del “tanto non cambia nulla”, “tanto sono tutti collusi, ladri”, “sono tutti uguali”».
«Non bisogna condannarli – conclude -, se non altro perché sono una maggioranza, ma comprenderli, cercare di capire cosa hanno da dire. Perché loro sono oltre, sono dove la politica non è riuscita ad arrivare. Sono gli astensionisti, l’ideologia dominante di questo secolo».