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GAVORRANO – È successo tutto in pochi attimi: Fabio Barbieri, 41 anni, volontario Vab di Gavorrano che in questi giorni presta servizio a Senigallia dopo l’alluvione che ha colpito le Marche, questa mattina è stato investito intenzionalmente da un automobilista che ha forzato un posto di blocco e poi è scappato.
(Nella foto i volontari Vab nelle Marche, Fabio è il secondo da sinistra)
«Stavamo lavando una piazza – racconta ancora scosso Fabio, poco dopo le sue dimissioni dal pronto soccorso – e per farlo abbiamo chiesto alla Polizia municipale di chiudere la via. A un certo punto è arrivata una macchina che voleva passare. Una signora è scesa e ha cercato di rimuovere le transenne e a quel punto sono intervenuto spiegandole che non avrebbe potuto passare da questa parte».
Alla guida dell’auto c’era un signore anziano, lui invece non è sceso dalla vettura, ma si è chiaramente rifiutato di considerare una via alternativa per raggiungere la sua meta. «Loro volevano passare per forza – ricorda Fabio – e abbiamo avuto una discussione accesa. A un certo punto la signora e risalita in macchina, l’uomo alla guida ha accelerato sgommando e ha dato gas. Ecco, io ero davanti alla macchina».
Fabio, che si trova davanti all’auto e le cui mani sono ancora appoggiate sul cofano, riesce ancora a fare un salto laterale per non essere investito in pieno, ma la sua gamba viene colpita dalla macchina in corsa. Dopo il colpo si trova a terra dolorante e della macchina non c’è più traccia: sono scappati senza soccorrerlo.
«Sono stato trasportato al pronto soccorso di Senigallia dove mi hanno fatto le lastre – racconta -. Per fortuna non mi sono fratturato niente, ho solo una forte contusione alla gamba sinistra e mi hanno messo un tutore. Domani torno a casa e lunedì ho già appuntamento con un ortopedico all’ospedale di Grosseto per valutare il ginocchio».
A poche ore dall’accaduto, Fabio è ancora molto scosso, ma ha ricevuto tantissima solidarietà e nel frattempo anche l’automobilista si è costituito alle Forze dell’ordine locali.
«Devo dire – dice Fabio al telefono – che all’inizio ero davvero arrabbiato per quello che è successo, ma con il passare delle ore ho fatto anche una riflessione: da quelle parti è successo un disastro, quasi tutte le strade sono chiuse, i ponti sono stati spazzati via e per raggiungere un punto spesso bisogna fare dei giri immensi. Non conosco la storia di quella persona, però in questi giorni ho visto la disperazione della gente. Forse anche lui ha lavorato tutta una vita e ora non ha più niente. Certo, ha sbagliato e non lo voglio giustificare il suo gesto, ma in parte posso capire».
«Una cosa è certa – conclude Fabio il suo racconto -: appena mi rimetto sarò di nuovo in prima linea».
Dopo l’accaduto il mondo del volontariato si è stretto intorno a lui, sono decine di messaggi di solidarietà che stanno girando i social media, da Facebook a Twitter.
«Affettuosa solidarietà e l’augurio di poter riprendere il proprio lavoro al fianco della popolazione colpita dal nubifragio dei giorni scorsi – così anche il presidente della Regione, Eugenio Giani – al volontario della Vab, impegnato nelle Marche con la colonna mobile della Protezione civile toscana, che è stato investito volontariamente da un automobilista nei pressi di un posto di blocco. Un gesto grave, sottolinea il presidente, che nessun senso di esasperazione per la difficoltà della situazione può giustificare, tanto più perché colpisce una persona che sta prestando la sua opera, con generosità e impegno, per assistere quelle comunità così duramente provate».