ALBERESE – Il Parco della Maremma ha istituito un tavolo tecnico insieme alle tre associazioni di categoria del comparto agricolo (Cia, Coldiretti e Confartigianato), per limitare ulteriormente i danni arrecati alle colture agricole dagli animali selvatici (cinghiali e daini in particolare) all’interno dell’area protetta.
Il Parco della Maremma redige annualmente un programma per la gestione degli ungulati all’interno del quale sono evidenziate tutte le azioni di contenimento messe in atto durante l’anno, determinando obiettivi e criteri di lavoro.
Questo strumento, coordinato dal Comitato scientifico dell’ente, incrocia la stima delle densità di ungulati all’interno dell’area protetta, la rappresentazione cartografica delle aree danneggiate e la percentuale di danno, definendo poi un insieme di azioni strategiche e complementari per cercare di limitare il problema.
Il presidente del Parco della Maremma Lucia Venturi ha ritenuto opportuno, per migliorare l’efficacia di queste azioni, intraprendere un dialogo permanente con gli agricoltori così da inserire all’interno del programma annuale di gestione i contributi, i suggerimenti e le proposte avanzate direttamente dalla singole aziende agricole e raccolte dalle associazioni.
“Ho molto apprezzato la disponibilità dei presidenti delle tre associazioni di categoria agricole – commenta Lucia Venturi – i quali, convocati presso la direzione del Parco, hanno aderito alla proposta di attivazione del tavolo tecnico permanente, condividendo la convinzione per la quale i risultati si conseguono attraverso una efficace dialettica costruttiva”.