GROSSETO – Le prossime elezioni politiche possono essere un’opportunità da non sprecare per il nostro territorio, specie in questa fase critica per le piccole e medie imprese. Il rischio è che l’accorpamento dei seggi porti ad una rappresentanza ridotta per la Maremma.
Confesercenti ha pensato ad alcune proposte che rispondono alle parole d’ordine ‘osare per la Maremma’ e rivolte a chi si candida e a chi verrà eletto in rappresentanza del nostro territorio.
Nella nostra provincia il reddito è più basso rispetto alla media regionale. A questo si aggiunge un gap demografico dato da bassa natalità, bassa densità, bassa immigrazione e una popolazione sempre più anziana che porterà ben presto alla mancanza di manodopera.
Da questo quadro nasce la proposta di Confesercenti ai candidati a sostegno delle imprese del settore terziario, in primis commercio e turismo.
C’è necessità di agire sui costi Tari, troppo alti a causa delle caratteristiche del nostro territorio, così vasto. Altro annoso problema, come già dichiarato recentemente, è quello dei costi energetici più che raddoppiati, con il rischio chiusura per molte piccole e medie imprese.
Per questo motivo serve un sostegno concreto nell’immediato, mentre più a medio termine è necessario incentivare l’autonomia energetica, anche revisionando i vincoli paesaggistici.
Sarà necessario stimolare la nascita delle comunità energetiche locali: in questo caso le associazioni di categoria potranno svolgere un ruolo di concerto rispetto alle amministrazioni locali.
Installare pannelli fotovoltaici nei centri urbani può essere una strada da seguire, anche per scongiurare che, a tale scopo, vengano utilizzate ampie porzioni di terreno agricolo snaturandolo.
«Poiché a Grosseto il rapporto tra commercio di vicinato e grande distribuzione, negli anni, si è sbilanciato, sono necessari interventi a sostegno dei piccoli negozi come presidio sociale fondamentale nei piccoli e grandi centri urbani» afferma il presidente provinciale Confesercenti Giovanni Caso.
Confesercenti chiede una defiscalizzazione ed incentivi per l’innovazione dei negozi di vicinato, un piano di riqualificazione delle volumetrie in disuso, in un’ottica di rigenerazione urbana, e un’agenzia territoriale per le imprese per la riqualificazione delle competenze del settore.
Per il turismo, impossibile affrontare l’argomento senza parlare di infrastrutture e del ritardo per la realizzazione del Corridoio tirrenico e per la Grosseto-Fano.
«Essenziale, poi, puntare alla destagionalizzazione con un Piano di sviluppo turistico che preveda finanziamenti a fondo perduto degli investimenti virtuosi condotti dagli imprenditori del settore, pronti ancora a sostenere il settore. Lo stop imposto dalla pandemia ha portato molti lavoratori stagionali a impiegarsi altrove, con una carenza di personale che è emersa nel momento della ripartenza» prosegue Caso.
Confesercenti chiede politiche di sostegno al reddito incentivanti all’impiego lavorativo stagionale con il riconoscimento di una quota mensile maggiorata nei mesi di inattività, ma anche la costituzione dell’agenzia nazionale per la gestione dell’immigrazione straniera, così da gestire i flussi migratori.
L’associazione di categoria interviene infine anche sulla grave siccità che ha interessato la Maremma: l’acqua, essenziale per la vita umana, lo è anche per le imprese. È necessario limitare l’uso domestico privato non fondamentale. Come per l’efficientamento energetico servono incentivi per stimolare soluzioni che vadano verso l’autonomia con un piano pubblico di progettazione e realizzazione di dissalatori lungo la costa grossetana, per alimentare l’uso civico e delle attività produttive.