GROSSETO – È un’estate florida, piena di mezzi e persone che visitano tutta la Maremma, in particolare quella costiera; la Guardia di Finanza ha quindi intensificato di conseguenza le competenti attività di controllo e prevenzione.
Sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Grosseto, tutti i reparti sul territorio (da Follonica all’Argentario, passando per Castiglione della Pescaia e il capoluogo) hanno approfondito diverse segnalazioni e input riguardanti in particolare il nuovo obbligo imposto dal legislatore di accettare i pagamenti con POS, il cd. “lavoro nero stagionale” e le violazioni agli obblighi fiscali, anche nei posti più lontani della provincia come le isole del Giglio e di Giannutri. Due le linee di indirizzo seguite dai finanzieri: tutelare gli operatori commerciali che operano in regola ed i turisti, contrastando le cattive pratiche commerciali e sanzionando le condotte irregolari, soprattutto a seguito di palese segnalazione (NON anonima) da parte di cittadini e vacanzieri; mediante i controlli in argomento, contestualmente monitorare e proteggere il territorio maremmano da possibili infiltrazioni e “attacchi” da parte del crimine economico legato a delinquenza organizzata;
Per quanto attiene il primo punto, le Fiamme Gialle si stanno concentrando su quegli aspetti che, sul territorio maremmano, maggiormente creano allarme economico, disequilibrio tra operatori regolari e irregolari, introiti “in nero” legati al peculiare contesto estivo.
Sul punto peraltro non può sottacersi come, da inizio luglio e per tutto agosto, molti sono gli esposti/segnalazioni di cittadini e turisti riguardanti il rifiuto da parte di esercenti di pagamenti mediante POS (ora obbligatorio) e il mancato rilascio di documento fiscale a fronte di pagamenti per servizi/beni estivi, tutti puntualmente verificati dai reparti del corpo, da Capalbio a Follonica. Nel complesso, oltre 250 gli operatori commerciali controllati dai finanzieri, che hanno anche identificato oltre 100 lavoratori dipendenti, dei quali una dozzina risultati lavoratori irregolari/in nero; oltre 40 le attività sanzionate per non aver emesso scontrino/ricevuta fiscale o per inadempienza all’incasso con POS.
Per quanto riguarda invece il secondo punto, una quarantina le informative e approfondimenti antimafia effettuati su operatori economici del territorio, con il collegato sviluppo di oltre 40 segnalazioni di operazioni sospette. Non sono stati, finora, fortunatamente riscontrati aspetti prettamente legati al crimine organizzato, seppur talune violazioni ed elementi di interesse economico-finanziario siano emersi, in alcuni casi anche con segnalazione all’Autorità Giudiziaria.