GROSSETO – “I prossimi saranno giorni cruciali per il settore vitivinicolo maremmano, visto che siamo nell’ultima fase della maturazione delle uve che hanno sofferto un forte periodo siccitoso.”
A dirlo è Ranieri Luigi Moris, presidente della sezione di prodotto vitivinicola di Confagricoltura Grosseto per il quale è ancora difficile fare previsioni in merito all’andamento dell’annata.
“È ancora presto per avere un quadro realistico di come sarà la prossima vendemmia – spiega Moris -. L’uva sulle piante c’è ed è sana anche se sta soffrendo la carenza di pioggia. Oltre alla perdita di peso dei grappoli, lo stress idrico sta limitando l’invaiatura in molte zone. Qualche acquazzone c’è stato a macchia di leopardo, ma se riuscissimo ad avere ancora delle piogge nei prossimi giorni saremo ancora in tempo per salvare l’annata. La notte anche le temperature si stanno abbassando e questo è estremamente positivo, soprattutto per le uve bianche”.
Quindi quali previsioni avanzare? “Se piovesse – aggiunge il presidente Moris – non avremo cali, anzi. Se invece perdurasse la siccità allora si potrebbero ipotizzare anche riduzioni di quantitativo anche superiore al 10%. Questa vendemmia è una vera e propria scommessa”.
Da un punto di vista territoriale Moris sostiene che la sofferenza è diffusa “anche se una buona percentuale di vigneti godono di un’attenta gestione agronomica e possiedono l’irrigazione goccia a goccia, che aiuta non poco. Ma la pioggia è un’altra cosa”.
Il presidente, in conclusione, evidenzia un notevole aumento dei costi di produzione “che, insieme alle giacenze, potrebbe rallentare il mercato del vino con minori scambi in volume e in valore più contenuto. I consumatori potrebbero cominciare a rallentare l’acquisto di beni non di prima necessità, come il vino, anche nella grande distribuzione organizzata. Ecco perché sarebbe importante incrementare l’export, visto che la nostra immagine vitivinicola, grazie al forte legame con il territorio, si sta sempre più imponendo a livello mondiale.”