FOLLONICA – «Riguardo l’area mercatale al Parco Centrale due cose sono finalmente chiare. La prima: quello spazio, utilizzato solo il venerdì per il mercato settimanale, può servire anche ad altro perché l’impegno con l’Unione Europea a non modificarne la destinazione originaria è scaduto a dicembre del 2020».
A dirlo è il consigliere comunale Massimo Di Giacinto in una nota.
«Quello che il sindaco e i suoi compagni hanno raccontato per anni è solo una panzana spacciata – afferma -, a destra e sinistra, come verità. La seconda: che Benini non vuole assolutamente che quella superficie, inutilizzata per sei giorni su sette e vicinissima al centro cittadino, diventi un parcheggio. Quantomeno, rispondendo a una mia interpellanza, il sindaco riconosce che a Follonica ci sono problemi di parcheggio, ma solo nel periodo estivo, e arriva addirittura a sostenere che il trenino elettrico-navetta con partenza dal parcheggio del Palagolfo verso il centro ogni 25 minuti dalle 18:30 alle 00:30 e fino a settembre è la soluzione al problema della carenza di parcheggi».
«Beato lui che è convinto che i problemi di parcheggio ci siano solo d’estate e si risolvono col trenino elettrico-navetta, però mi sembra che abbia una visione molto distorta della realtà. Continuo a essere convinto che utilizzando l’area mercatale come parcheggio, a parte il venerdì che è giorno di mercato, si ridurrebbe il flusso di traffico in città, l’inquinamento da gas di scarico delle auto che girano e rigirano per posteggiare garantendo, tra l’altro, maggiore sicurezza stradale».
«Benini poi dice che, siccome al Parco centrale si svolge il Follonica Summer Nights e presto ci sarà costruito anche il nuovo Polo scolastico, non è proprio il caso di farci un parcheggio. Ma l’area mercatale/parcheggio non c’azzecca proprio nulla con l’arena spettacoli dove si fa il Follonica Summer Nights e anche con lo spazio dove sorgerà il nuovo Polo scolastico, se sorgerà, visto che se ne parla perlomeno da una quindicina d’anni».
«Rispetto la decisione di non volere un parcheggio nell’area mercatale, pur non condividendola per nulla, ma almeno la si giustifichi meglio senza parlare genericamente di altri progetti per tutelare e sviluppare quell’area, senza naturalmente illustrarli. Alla fine sono le solite barzellette a cui siamo abituati che non fanno più ridere anzi fanno piangere, oltre a fare parecchi danni».